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MAGIA SUPERAMERICA

RIVOLUZIONARIO TETTO REVOCROMICO

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MAGIA SUPERAMERICA

RIVOLUZIONARIO TETTO REVOCROMICO

Io continuo a stupirmi. È la sola cosa che mi renda la vita degna di essere vissuta” diceva Oscar Wilde. Stupire, tuttavia, non è un esercizio facile. Ancora di meno in un settore come quello automobilistico. Eppure, presentando la Superamerica, Ferrari è in grado di stupire e sorprendere ancora una volta creando una vettura che rappresenta in chiave fortemente originale ed innovativa il connubio tra l’eccellenza prestazionale delle berlinette 12 cilindri e la versatilità di una convertibile.

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E’ proprio la soluzione adottata per il tetto che rappresenta una raffinatezza tecnologica, rendendo la Superamerica la prima vettura al mondo ad utilizzare il tetto Revocromico, con la superficie principale realizzata in un pannello di vetro elettrochimico che permette di regolare la quantità di luce nell’abitacolo dal 4 al 40% grazie ad un comando sulla plancia. Il tetto ha un’altra particolarità: ideato da Fioravanti, usa un cinematismo a rotazione per la sua apertura. Grazie alla struttura in fibra di carbonio risulta molto leggero, garantendo la minima variazione del baricentro tra le due configurazioni, chiusa ed aperta. Questa inedita concezione del tetto, integrata alla tecnologia del cristallo elettrocromico applicato a grandi superfici vetrate, trasforma in pochi secondi la Superamerica da coupè a cabrio, aggiungendo a quelli che sono i tipici pregi delle vetture aperte i vantaggi funzionali dei coupè. Nel nome, la Superamerica riprende una denominazione usata dalla Ferrari tra il 1956 ed il 1961. Identificava una serie di modelli, rigorosamente 12 cilindri, prodotti in serie limitata. Anche questo modello non fa eccezione. Costruita sulla base 575M Maranello, la Superamerica si avvale di quello che all’epoca era il più recente sviluppo del motore 12 cilindri Ferrari, portato a 540 CV. La completa integrazione del sistema di apertura tetto e il cinematismo attuato elettricamente, conferiscono alla Superamerica il primato di convertibile più veloce al mondo, con una velocità di 320 km/h. Lo sviluppo stilistico della Ferrari Superamerica, affidato alla mano di Pininfarina, ha consentito di rispettare l’equilibrio di volumi tipico delle 12 cilindri di Maranello, integrando al tempo stesso, in maniera originale proprio il contenuto più caratterizzante dal punto di vista funzionale: il tetto Revocromico. L’innovativo componente si raccorda al corpo vettura grazie alle due pinne laterali che rimandano alle Ferrari del passato e che assolvono, nella Superamerica, anche alla funzione di roll-bar in modo sinergico con la struttura del tetto e del parabrezza.

La vista frontale della vettura è caratterizzata da un nuovo trattamento estetico delle palpebre dei gruppi ottici e della presa aria presente sul cofano motore, entrambe in colore alluminio. Il posteriore vettura, caratterizzato dal disegno del nuovo cofano con in rilievo le forme dello scudetto Ferrari, è stato invece concepito in modo da evidenziare curve e linee muscolose, ma allo stesso tempo sinuose ed affascinanti.

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L’esclusività della Superamerica prosegue anche negli interni, caratterizzati da specifiche lavorazioni sartoriali delle pelli e dall’utilizzo di particolari in fibra di carbonio per i comandi del tetto, per la cornice autoradio e per il quadro strumenti. L’intero volume interno risulta inoltre visivamente ridefinito grazie alla luminosità del tetto in cristallo e ciò avviene senza compromettere l’abitabilità e lo spazio a bordo.

I capolavori del 2005