La versione cabriolet della Mondial Quattrovalvole viene svelata in anteprima alla stampa nel settembre 1983 a Palazzo Ducale, presso l’Accademia Militare di Modena, nel corso di una conferenza tenuta direttamente da Enzo Ferrari, come d’abitudine. L’automobile debutta poi ufficialmente al Salone di Bruxelles, nel gennaio seguente. La priorità di consegna dei primi esemplari va ovviamente ai clienti della West Coast statunitense, soprattutto in California, dove trovano casa i primissimi veicoli d’inizio serie. Poi vengono messe in produzione le automobili per il mercato europeo. Con un’operazione di grande efficacia, Pininfarina riesce a dare alla vettura dotata di capote in tela, la stessa sagoma della versione coupé. La capote viene ancorata alla base dei due montanti del lunotto e si ripiega in un vano a scomparsa dietro ai due sedili posteriori separati da un bracciolo, nonostante in quell’area ci sia anche il motore. In questi anni la tecnologia legata alle capote manuali è ancora tutta da sviluppare. Pertanto la copertura è piuttosto complessa da manovrare, e occorre fare molta attenzione nelle operazioni di ripiegatura, per evitare danneggiamenti. Detto ciò, dal punto di vista estetico la Mondial Cabriolet rappresenta un ottimo risultato. Così come per la versione coupé, anche la Cabriolet è oggetto di due nuovi restyling nel 1985 e 1989, che danno vita a Mondial 3.2 e Mondial T. Nel giugno 1988 Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II, visita la Ferrari prima di spostarsi a Modena, e percorre il circuito di Fiorano a bordo di una Mondial Cabriolet guidata da Piero Ferrari per benedire i fedeli.

I capolavori del 1983