E’il 1991 quando in Ferrari si registra un interesse crescente da parte dei proprietari di impiegare la loro vettura anche su pista. Un anno più tardi, nasce l’idea di creare un campionato monomarca di alto livello. Vengono avviati contatti con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) per avere la certezza di poter contare sui massimi standard di sicurezza, e con alcuni dei circuiti più belli d’Italia ed Europa così da offrire un calendario che permetta ai clienti di gareggiare su piste di grande fascino. Sin dalle prime stesure del regolamento, per garantire la certezza della massima trasparenza nel campo delle prestazioni, viene deciso di permettere di gareggiare solamente ai concessionari ufficiali Ferrari. Autunno 1992, pista del Mugello. La casa del Cavallino presenta ufficialmente il Ferrari Challenge, articolato su due serie, una italiana e una europea, ciascuna caratterizzata da sei doppi appuntamenti con quello finale in comune. In quella stessa occasione viene presentata anche la 348 Challenge, nelle versioni TB e TS, vettura scelta per la serie. In linea con la tradizione che permetteva di trasformare le vetture stradali in modelli da competizione, anche la 348 viene dotata di un kit che, una volta smontato, permette di riportare la vettura alla configurazione originale. Il kit comprende gabbia roll-bar, cinture di sicurezza a 6 punti, cerchi in magnesio da 18”, estintore, gancio traino anteriore e posteriore e interruttore del circuito elettrico. Il motore della 348 produce 320 cavalli di potenza, una ventina in più della vettura stradale, e anche i freni risultano potenziati. La prima serie a prendere il via è quella italiana che debutta il 28 marzo sulla pista di Monza. Ad imporsi nella prima corsa di sempre del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli è Paolo Rossi, con una 348 di colore quasi fluorescente caratterizzata dal numero 5. In gara-2 vince invece Roberto Ragazzi che alla fine di quella stagione diventerà il primo campione del Ferrari Challenge. La serie europea disputa invece la sua prima gara a Magny-Cours, una settimana dopo, e a dominare entrambe le manche è Bernd Hahne, fratello di Hubert – pilota di Formula 1 degli anni Settanta. Il tedesco vince il primo titolo europeo e si aggiudica anche la gara della Finalissima del Mugello. Il monomarca Ferrari diventa un successo istantaneo e globale al punto che, a partire dal 1994, si decide di dare vita anche a una serie riservata al Nord America.

Nelle serie italiane ed europee, invece, è frequente vedere impegnate celebrità come il cantante Eros Ramazzotti o campioni di altri sport come lo sciatore Kristian Ghedina. L’affermazione del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli continua ancora oggi. Tre serie continentali e circa 150 piloti in ogni stagione si danno battaglia sulle piste più belle del mondo. Dal 1993 sono oltre 1000 i piloti che si sono cimentati nel Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, molti dei quali hanno poi primeggiato anche in campionati GT di grande importanza, indicando la serie Ferrari come una fucina di talenti per le gare con vetture a ruote coperte.

I capolavori del 1994