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TRE FERRARI IN PARATA A DAYTONA

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312 F1-67
Dino 206 GT
330 P4
412 P
1968
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1967ARRIVO DA LEGGENDA
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1967Il dominio nell’endurance

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TRE FERRARI IN PARATA A DAYTONA

Il mancato accordo per la cessione alla Ford nel 1963, dà origine a una fortissima rivalità sportiva tra i due marchi, che vede nelle gare endurance il teatro della disfida. Nelle edizioni 1963, ’ 64 e ’ 65 della 24 Ore di Le Mans, Ferrari monopolizza il podio. L’ edizione 1966 vede invece il trionfo delle più potenti Ford in terra europea.

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Con queste premesse si va a Daytona all’ inizio del 1967, per la prima prova del Campionato Internazionale Costruttori, così viene rinominato per due anni il Mondiale Sport, con due classiche finali separate per GT e Prototipi. Per colmare il gap di competitività con gli avversari, a Maranello nell’ inverno del ‘ 66 si lavora duro. Viene progettata da Mauro Forghieri la nuova 330 P4 e alcune P3 vengono aggiornate diventando 330 P3/P4. La sigla 412 P identifica quest’ ultima macchina in versione clienti, quindi destinata aiteam privati, senza alcuni componenti strategici come l’ iniezione, sostituita da normali carburatori. La 330 P4 ha un’ aerodinamica sofisticata, studiata nelle gallerie del vento di Pininfarina e del Politecnico di Stoccarda, in Germania, città dove anno sede Mercedes e Porsche. La P4 ha minor resistenza all’ aria, maggior deportanza e un assetto con il muso radente l’ asfalto. Il motore V12 è quello della F1 con cui Scarfiotti ha vinto a Monza l’ ultimo GP d’ Italia: con doppio albero a camme e 3 valvole per cilindro, 4 litri di cilindrata e 450 CV. Nuovo anche il cambio, realizzato direttamente dalla Ferrari, e le sospensioni. Inoltre, per preparare bene la competizione, nonostante il costo elevato dell’ intera trasferta, la Scuderia Ferrari decide di effettuare nel dicembre ’ 66 una giornata preparativa di test direttamente a Daytona e i responsi sono molto buoni.

Enzo Ferrari ha nominato direttore sportivo il giornalista Franco Lini, persona competente e garbata, profondo conoscitore dei regolamenti internazionali. In gara tutto va per il meglio, le Ferrari dominano e allora Lini ha un colpo di genio: ordina ai piloti delle Ferrari che occupano i primi tre posti di tagliare il traguardo in parata sul tratto sopraelevato. La foto, una delle più famose in assoluto nella storia dell’ automobilismo, fa il giro del mondo, “sparata” dalle agenzie di stampa americane. L’ arrivo trionfale finisce sulle prime pagine dei più importanti quotidiani e segna la rivincita di Ferrari sui rivali. Curiosamente Chris Amon è nell’ equipaggio vincente sia a Le Mans ’ 66 con la Ford, che a Daytona ’ 67 con la Ferrari, mentre in F1 non è mai riuscito a vincere. Ricapitolando, il risultato finale vede la 330 P3/P4 (telaio P3 e motore P4) spider di Bandini/Amon, precedere la 330 P4 coupé di Parkes-Scarfiotti e la 412 P della scuderia NART di Luigi Chinetti, affidata a Rodriguez-Guichet. Bandini-Amon si ripetono poi a Monza nella 1000 km e a fine stagione Ferrari si aggiudica il Campionato Costruttori.

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I capolavori del 1967