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EVOLUZIONE DI UN'ICONA

512 TR, EREDE DELLA TESTAROSSA

EVOLUZIONE DI UN'ICONA
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F1-91
512 TR
1992
EVOLUZIONE DI UN'ICONA
1991EVOLUZIONE DI UN'ICONA
00:00
1991Innovazione continua

EVOLUZIONE DI UN'ICONA

512 TR, EREDE DELLA TESTAROSSA

Difficile evolvere un’icona come la Testarossa. Difficile, ma non impossibile. E la Ferrari nel 1992 risponde con la 512 TR. Pur lasciando inalterato l’impianto concettuale che nel 1984 aveva sorpreso il mondo, all’esterno la nuova vettura presenta alcune modifiche estetiche che migliorano l’aerodinamica dell’elegante linea di Pininfarina, mentre gli interni risultano essere più confortevoli ed ergonomici.

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La nuova vettura segna il ritorno all’identificazione mediante una sigla: il 5 si riferisce alla capacità in litri del propulsore, il 12 al numero dei cilindri e TR è l’abbreviazione di Testa Rossa. Per presentarla al grande pubblico viene scelta la cornice del Salone di Los Angeles, sempre attento a tutte le novità dal pianeta del Cavallino. Rispetto alla vettura ispiratrice, la 512 TR si caratterizza per la calandra, rinnovata e più in linea con le nuove tendenze di design introdotte con la 348. I gruppi ottici sono incastonati nella carrozzeria ai lati della calandra che continua a svolgere funzioni più estetiche che aerodinamiche, mentre vengono mantenuti i tradizionali fari a scomparsa. Con l’avvento della 512 TR, la sezione rialzata e gli sfoghi dell’aria di nuovo profilo ai suoi lati vengono dipinti in nero satinato, mentre la porzione di sfoghi sita nella zona posteriore mantiene il colore della carrozzeria.

C’è anche una leggera differenza appena percettibile nel profilo dei montanti posteriori, che nella 512 TR sono lineari e si uniscono direttamente al pannello del tettuccio, invece di presentare uno scalino e una griglia perforata per l’aria di sfiato come sulla Testarossa. I nuovi cerchi in lega sono un’interpretazione molto elegante del tradizionale disegno Ferrari a forma di stella a cinque punte. I cerchi nascondono dei grossi freni a disco forati e ventilati dotati di pinze con quattro pistoncini. I sistemi delle sospensioni indipendenti e dello sterzo derivano concettualmente da quelli della Testarossa, seppure oggetto di piccole variazioni e aggiustamenti per adattarli alle ruote di maggior diametro e per garantire una guida più precisa.

l dodici cilindri boxer con quattro valvole per cilindro e lubrificazione a carter secco è una versione migliorata dell’unità motrice già presente nella Testarossa, grazie all’adozione del sistema di iniezione Bosch Motoronic. Identica la cilindrata di 4943, ma le numerose modifiche hanno permesso un aumento di potenza di 38 cavalli: 428 cv sui modelli destinati al mercato europeo, 421 cv allo stesso regime di rotazione sui modelli realizzati per gli Stati Uniti. Un aumento della potenza per una migliore l’accelerazione, mentre la velocità massima rimane simile a quella del modello precedente. Il 12 cilindri Boxer viene inoltre posto ad una minore altezza da terra di 30 mm: abbassando il baricentro si migliora la tenuta di strada e la maneggevolezza, con un aumento di potenza e una migliore elasticità di marcia.

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