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L'ALLORO DI ASCARI

IL PRIMO TITOLO MONDIALE IN F1

L'ALLORO DI ASCARI
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375 INDIANAPOLIS
340 Mexico
250 S
225 S
1953
L'ALLORO DI ASCARI
1952L'ALLORO DI ASCARI
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1952I primi titoli mondiali

L'ALLORO DI ASCARI

IL PRIMO TITOLO MONDIALE IN F1

Il 7 settembre 1952, Monza incoronò il suo nuovo re: Alberto Ascari vinse la sua sesta gara consecutiva, e si consacrò con pieno merito Campione del Mondo di F1, portando il primo titolo iridato Piloti alla Scuderia Ferrari. Un dominio totale, se si considerano anche le cinque pole position e i sei giri veloci stabiliti in gara dal pilota milanese.

L'ALLORO DI ASCARI

Alla Ferrari, in effetti, il podio iridato non bastava più. Nel 1951 Ascari era giunto secondo in campionato precedendo il compagno di squadra José Froilan Gonzalez, che dal canto suo era stato il primo pilota a vincere un GP di F1 con una monoposto del Cavallino Rampante. L’obiettivo della Scuderia Ferrari per il 1952 era chiaro: conquistare il titolo mondiale. Il regolamento prevedeva che per quell’anno e quello seguente, si sarebbero usati – senza limiti di peso – i telai di F2 spinti da motori aspirati della capacità di 2 litri, oppure quelli da 750 cc turbocompressi. Ferrari scelse di schierare le monoposto spinte dal motore aspirato. Ai fini della vittoria assoluta sarebbero stati presi in considerazione i quattro migliori risultati ottenuti nelle otto gare del campionato. Il calendario gare prevedeva come consuetudine anche la 500 Miglia di Indianapolis, alla quale solitamente non partecipavano tutti i costruttori europei, ma quell’anno Enzo Ferrari decise di iscrivere una macchina per Alberto Ascari, la 375 Indianapolis. Sarebbe stata la prima e unica partecipazione ufficiale della Casa di Maranello alla celebre competizione nordamericana.

Il 1952 è un anno ricco di sfide per l’azienda di Maranello. Oltre alla Formula Uno un altro traguardo prestigioso è rappresentato dalla vittoria nella Mille Miglia, mentre allo stesso tempo le gare di durata con le vetture della classe Sport acquistano sempre più importanza al fine di vendere auto alle squadre private. Quell’anno, per esempio, Vittorio Marzotto con la 225 S porta per la prima volta la Ferrari al successo a Monaco. Nel Mondiale F1 la Scuderia Ferrari schiera un tridente formato da Alberto Ascari, Nino Farina e Piero Taruffi, ai quali si aggiungono in un paio di occasioni Gigi Villoresi e André Simon.

Per preparare la 500 Miglia di Indianapolis a fine maggio, Ascari è costretto a saltare il GP di Berna, in Svizzera, che si disputa due settimane prima e viene vinto da Taruffi. Purtroppo negli Stati Uniti Ascari non ha fortuna, ed è costretto al ritiro per un problema a una ruota. Con due battute a vuoto la sua annata sembra già compromessa, ma dalla terza prova in programma a Spa-Francorchamps, vincerà tutte le rimanenti sei corse del Campionato. Si ripeterà l’anno seguente, conquistando il suo secondo titolo Piloti. Da allora, nessun altro italiano è più riuscito a diventare Campione del Mondo nella massima categoria, e l’unico ad esserci andato vicino è stato un altro milanese, Michele Alboreto, proprio con una Ferrari nel 1985.

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I capolavori del 1952