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TRIONFO A LE MANS

IL PRIMO SUCCESSO ALLA 24 ORE

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1949TRIONFO A LE MANS
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1949L’inizio della leggenda

TRIONFO A LE MANS

IL PRIMO SUCCESSO ALLA 24 ORE

Il tempo sembra non passare mai e se ne perde la cognizione. Luigi Chinetti continua a stringere forte il volante, a percorrere metri d’asfalto, quegli stessi tratti che ormai ha imparato a memoria, anche se il percorso è lungo, molto lungo: ben 13,492 km!

Da più di venti ore vive in sintonia con la sua auto: insieme, contro tutto e tutti. Infatti il suo compagno Lord Selsdon, all’anagrafe il barone inglese Peter-Mitchell Thomson, che è il proprietario dell’auto con cui corrono, non si è sentito bene. Ha guidato circa un’ora poi ha dovuto “gettare la spugna”. E’ solo Chinetti, dunque, padrone del proprio destino: lotta contro il cronometro, i rivali, le forze della meccanica, ma se riesce nell’impresa, entra davvero nell’Olimpo dell’Automobilismo. Sarebbe il primo uomo a conquistare per la terza volta la vittoria nella 24 Ore di Le Mans, la gara di durata più celebre, dura e affascinante di tutto il mondo!

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Chinetti è italiano di nascita, ma vive in America. Vi si è recato nel maggio del ’40 per correre a Indianapolis, ma pochi giorni dopo l’Italia è entrata in guerra. Che fare? Saggiamente prende la decisione di rimanere negli States e diventare cittadino statunitense, anche se il suo cuore resta sempre tricolore, tanto da voler importare oltre oceano le vetture costruite dal suo amico Enzo Ferrari. Infatti alla fine della guerra torna in Italia per fargli visita. Vuole correre con i suoi bolidi. Vuole farlo per promuoverne le vendite. D’altronde è proprio grazie alle corse che ebbe inizio la loro amicizia, quando eranoentrambi legati all’Alfa Romeo. Proprio con le splendide Alfa 8C, Chinetti ha vinto per ben due volte la massacrante “maratona” sulla Sarthe, nel 1932 e ’34. E’ davvero longevo Luigi come pilota: quindici anni dopo il suo successo a Le Mans è ancora in auge, motivatissimo, e si accinge a far ottenere per la prima volta ad una Casa nata da poco, nel 1947, la sua prima vittoria nella 24 Ore di Le Mans.

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Contro ogni pronostico, perché sempre per la prima volta si appresta a vincere una vettura di soli 2 litri e ancora per la prima volta trionfa un motore V12. La Ferrari barchetta 166 MM taglia il traguardo vittoriosa in terra francese, e questa affermazione lancia definitivamente nel panorama sportivo internazionale un marchio destinato a scriverne la storia: quello del Cavallino Rampante. Che la barchetta 166 MM fosse nata bene, lo si era già visto in occasione della vittoria di Clemente Biondetti alla Mille Miglia. Proprio lo stesso telaio con cui Chinetti e Lord Selsdon vincono a Le Mans. Con un’altra 166 MM, Luigi Chinetti due settimane dopo conquisterà anche la 24 Ore di Spa in coppia con Jean Duras, e quell’anno, 1949, venderà subito diverse vetture negli Stati Uniti…

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