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Il ritorno più atteso

Cinquant’anni fa, al volante della la 312 T, Niki Lauda portò Ferrari a riconquistare il titolo Costruttori di Formula 1 dopo 11 anni dando il via a una delle epoche di maggior successo di sempre
Testo: Ben Barry

Cinquant’anni fa, Niki Lauda vinse il suo primo campionato piloti di Formula 1 con Ferrari, in una stagione di trionfi che vide anche tornare a Maranello la corona dei Costruttori.

Questo traguardo era la somma di una serie di fattori fortunati, ma la nuova Ferrari 312 T fu il catalizzatore della prima doppietta nei campionati Piloti e Costruttori dopo un’attesa che durava dal 1964.

Il ritorno al successo iniziò nel 1974, con Enzo Ferrari di nuovo al comando dopo un periodo caratterizzato da problemi di salute. Nominò Direttore Sportivo il ventiseienne laureato in legge Luca di Montezemolo e ingaggiò il venticinquenne Niki Lauda come pilota per affiancare il più esperto Regazzoni, tornato in Ferrari dopo una stagione in BRM in coppia con Lauda.

Un altro fattore decisivo fu il ritorno di Mauro Forghieri al comando della Direzione Tecnica, dopo essere stato distaccato ai progetti speciali FIAT durante la malattia di Enzo.

Clay Regazzoni, Niki Lauda, Enzo Ferrari in pista a Fiorano 

La 312 B3-74 di Forghieri, profondamente rivisitata, si rivelò subito vincente: nel 1974 Regazzoni e Ferrari conquistarono entrambi il secondo posto, rispettivamente nel Campionato Piloti e in quello dei Costruttori. Ma fu la 312 T, quasi completamente nuova, a fare la differenza nel 1975.

Con la sua nuova semi-monoscocca caratterizzata da un telaio tubolare, pannelli strutturali in alluminio e una carrozzeria leggera in vetroresina, la 312 T presentava un design meravigliosamente compatto che manteneva il peso basso e centrato tra gli assi.

Il motore 12 cilindri piatto da 3 litri di Forghieri, da cui il nome 312, contribuiva inoltre a posizionare il peso molto più in basso nel telaio rispetto a un tradizionale motore a V, e la sua potenza di 495 cv offriva un vantaggio rispetto all’onnipresente motore Cosworth DFV.

Il 12 cilindri piatto era già stato utilizzato sugli ultimi modelli prima della 312 T, ma un nuovo cambio trasversale amplificava i vantaggi del suo baricentro basso. Invece di fissarlo longitudinalmente alla parte posteriore del motore, Forghieri lo ruotò di 90 gradi, riducendo le masse sospese dietro l’asse posteriore. La nuova trasmissione era talmente cruciale per il design della 312 che al suo nome fu aggiunta una “T” per “trasversale”.

Al volante della 312 T progettata da Mauro Forghieri, Lauda e Regazzoni vinsero i Campionati Mondiali Piloti e Costruttori nel 1975

Mentre le auto di Formula 1 di oggi debuttano solitamente a febbraio in vista della stagione successiva, la 312 T fu presentata alla fine di settembre 1974, mesi prima dell’inaugurazione del campionato 1975 che si sarebbe tenuta il gennaio successivo in Argentina, e direttamente tra il GP del Canada e quello degli Stati Uniti, con Ferrari ancora in lotta per entrambi i titoli.

Le cose procedevano rapidamente e, non appena la Scuderia tornò dall’America, iniziarono subito i test a Fiorano, con Lauda al volante.

Tuttavia, nonostante i preparativi precoci, la 312 T non fu pronta fino alla terza gara della stagione 1975 a Kyalami a marzo, dove Lauda ebbe un incidente durante le prove e terminò la gara al quinto posto. Regazzoni finì in sedicesima posizione.

Lauda ottenne finalmente la prima vittoria con la 312 T a Monaco e, grazie a tre ulteriori successi nelle quattro gare successive, a Spa, Anderstorp e Zandvoort, consolidò la sua posizione in testa al campionato. Il terzo posto al penultimo appuntamento di Monza fu sufficiente per conquistare il titolo davanti al pubblico italiano in festa, nello stesso giorno in cui Regazzoni salì sul gradino più alto del podio.

Discover the Ferrari 312 T, the singleseater launched in 1975 powered by an engine of 2991.80 cc

Clay Regazzoni giocò un ruolo fondamentale per la conquista del Campionato del Mondo Costruttori del 1975

Il campione del mondo austriaco concluse la stagione con una vittoria dalla pole position a Watkins Glen, suggellando la conquista del titolo costruttori. Dopo un’astinenza di 11 anni, Ferrari era decisamente tornata al vertice.

Le evoluzioni della 312 T continuarono a scrivere il destino di Ferrari in Formula 1 per gli anni a venire. Fu proprio con la 312 T2 che Lauda subì l’incidente quasi fatale al Nürburgring nel 1976, e fu con la 312 T3 che conquistò uno straordinario titolo in rimonta l’anno successivo. Jody Scheckter vinse il suo primo campionato piloti nel 1979, inizialmente con una 312 T3, per poi passare, nel corso della stagione, alla 312 T4 dal marcato effetto suolo.

Le evoluzioni della 312 T continuarono a scrivere il destino di Ferrari in Formula 1 per gli anni a venire. Fu proprio con la 312 T2 che Lauda subì l’incidente quasi fatale al Nürburgring nel 1976, e fu con la 312 T3 che conquistò uno straordinario titolo in rimonta l’anno successivo. Jody Scheckter vinse il suo primo campionato piloti nel 1979, inizialmente con una 312 T3, per poi passare, nel corso della stagione, alla 312 T4 dal marcato effetto suolo.

Dopo la stagione 1980, la serie 312 T lasciò il posto a una nuova generazione di motori turbo ma, grazie alla sua longevità e competitività, questa vettura rimane la Ferrari di Formula 1 di maggior successo nella storia.