La località di Daytona è associata agli sport motoristici fin dai primi anni del ‘900, ma il circuito vero e proprio fu realizzato nel 1959, su commissione di Bill France Senior. La tribuna coperta può contenere fino a 160.000 spettatori, presenze che si registrano spesso, soprattutto in occasione dell’evento internazionale Daytona 500 NASCAR. Le vetture endurance corrono nell’area circostante: in questo modo la lunghezza della pista risulta superiore a circa 5,6 km.
Subito dopo la linea di partenza, i piloti devono premere a fondo sul freno e spostarsi sulla sinistra in direzione del lago al centro della pista. Devono quindi riacquistare la posizione appena prima della seconda curva dell’ovale e immettersi nel rettifilo posteriore, lungo la chicane, per poi uscire di nuovo alla curva tre e accelerare sul traguardo. Con le curve sopraelevate di 31 gradi, l’assetto è fondamentale.
Mentre le vetture che corrono unicamente lungo l'ovale puntano tutto sulla velocità, per quelle che gareggiano nella configurazione mista (stradale e ovale) è necessario trovare una perfetta armonia tra velocità e handling attraverso gli stretti tornanti del circuito.