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28 set 2021Magazine, Passion

Ne resterà soltanto uno

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Ne resterà soltanto uno

Christopher Lambert, l’indimenticabile Highlander, ha una vera passione per le auto, ma oggi ha occhi solo per la Ferrari Portofino M

Testo – Sylvain Reisser

Foto - Gianluigi Di Napoli / Video – Oliver McIntyre

Christopher Lambert è sempre stato affascinato dalla figura del fondatore della Casa di Maranello, Enzo Ferrari.

Per questo attore decisamente cosmopolita, i modelli che si fregiano con orgoglio del Cavallino Rampante rappresentano l’apice della produzione automobilistica per il loro design, la tecnologia e l’esperienza di guida che regolarmente offrono.


Così, quando gli è stata offerta la possibilità di trascorrere una giornata al volante della Portofino M, non se l’è fatto chiedere due volte. Appena arrivato a Chantilly, poco fuori Parigi, per provare l’ultima convertibile 2+ del marchio, l’attore non è riuscito a nascondere quel sorriso che negli ultimi quarant’anni abbiamo imparato a riconoscere sugli schermi cinematografici di tutto il mondo. 




Dietro le quinte del servizio fotografico che The Official Ferrari Magazine ha realizzato con Christopher Lambert  




La carriera di attore di Lambert e il suo amore per le auto si sono spesso intrecciati. Nel film “Highlander” del 1986, Lambert interpretò l’eroe Connor McLeod ed ebbe l’opportunità di girare a bordo di una Porsche 356 Speedster per il primo film e su una Porsche 911 per il sequel. Ma fu solo nel 1984, dopo il successo del film rivoluzionario “Greystoke:  La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie”, che Lambert capì che il suo sogno d’infanzia di possedere un altro tipo di “leggenda” – una Ferrari – era diventato improvvisamente possibile. 

“Mi fermavo spesso di fronte agli showroom Ferrari, pensando che un giorno sarei entrato e mi sarei tolto lo sfizio”, ricorda. “Ogni volta però cambiavo idea, con la scusa che avrei passato il tempo ad accumulare multe per eccesso di velocità”. Quindi scese a una sorta di compromesso: decise di noleggiare le sue Ferrari. Le sue preferite? Le icone del loro tempo: la 365 GTS4 (“Daytona Spider”), la 512 BB e la 575M Maranello. 




M sta per Modificata: l’evoluzione del modello prevede un cambio a doppia frizione a 8 rapporti, più un manettino a 5 regolazioni





Oggi sarà al volante della Portofino M, l’ultima arrivata nella famiglia di convertibili Ferrari. “È incredibilmente versatile”, afferma Lambert con entusiasmo. “Il V8 biturbo regala sensazioni simili a quelle di un motore a 12 cilindri e il sound è estremamente affascinante. È un’auto davvero eccezionale, che rispecchia perfettamente il genio di Ferrari”, sottolinea dopo aver trascorso un’indimenticabile giornata al volante dell’ultima convertibile di Maranello.

 

Oggi sarà al volante della Portofino M, l’ultima arrivata nella famiglia di convertibili Ferrari. “È incredibilmente versatile”, afferma Lambert con entusiasmo. “Il V8 biturbo regala sensazioni simili a quelle di un motore a 12 cilindri e il sound è estremamente affascinante. È un’auto davvero eccezionale, che rispecchia perfettamente il genio di Ferrari”, sottolinea dopo aver trascorso un’indimenticabile giornata al volante dell’ultima convertibile di Maranello.


Quando Todt divenne Team Principal di Scuderia Ferrari, nel 1993, Lambert cominciò a frequentare assiduamente Maranello e il circuito di Fiorano. Fu durante una di quelle visite che Luca di Montezemolo, allora Presidente di Ferrari, gli regalò il pistone di uno dei motori di F1 usati da Michael Schumacher.  




La profonda conoscenza delle auto di Lambert gli ha permesso di apprezzare appieno le specifiche della Portofino M





Lambert ammette di avere un debole per Charles Leclerc. “È un pilota eccezionale”, afferma l’attore. “Lo ammiro per la sua umiltà, capacità di concentrazione e disciplina, davvero notevoli per un ragazzo della sua età”. Oggi, a sessantaquattro anni, Lambert vorrebbe recitare ancora una volta in un film che abbia al centro della sua trama le auto e il mondo delle corse. “Ho visto tutti i film sulle auto”, spiega. “‘‘Le 24 Ore di Le Mans’ è di un livello decisamente superiore, grazie al contributo di Steve McQueen. ‘Rush’ (diretto da Ron Howard), che racconta la rivalità tra Niki Lauda e James Hunt, è davvero eccezionale”. 

 

In attesa di un’offerta per un film tutto incentrato sulle auto, Lambert finirà presto di girare l’ultima parte di “L’amour c’est mieux que la vie”, il cinquantesimo – e ultimo – film di Claude Lelouch, regista francese veterano e produttore di “Le Grand Rendez-Vous”, che ha visto Charles Leclerc e la Ferrari protagonisti nel maggio 2020. 




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