Il Ferrari Tribute celebra questa meravigliosa gara automobilistica del passato, la cui prima edizione risale al 1906 e che ha ospitato una tappa del Campionato Mondiale Sport Prototipi dal 1955 al 1973. La competizione finì il suo ciclo nel 1977 per motivi di sicurezza (la stessa sorte che toccò 20 anni prima all’altra grande corsa per sportive stradali, la Mille Miglia, che fu cancellata per gli stessi motivi).
La storia di Ferrari alla Targa Florio è particolarmente ricca. Si è aggiudicata il titolo sette volte, l’ultima con Arturo Merzario nel 1972 alla guida di una 312PB. La prima vittoria della Scuderia, ad opera di una 166 S, risale al 1948, un anno dopo la fondazione di Ferrari come Casa automobilistica sportiva (il pilota Clemente Biondetti avrebbe vinto nuovamente l’anno successivo). Una vittoria particolarmente famosa fu quella del 1961, anno in cui trionfò la pioneristica 246 SP, la prima Ferrari sportiva con motore posteriore-centrale.
Il Ferrari Tribute si svolge in parallelo alla Targa Florio Classica, dedicata alle auto d’epoca costruite prima del 1977. Ci sono anche le categorie Targa Florio Legend (per le vetture costruite dal 1978 al 1990) e Gran Turismo (per le GT costruite a partire dal 1991).
Il Ferrari Tribute è riservato ai proprietari di Ferrari costruite a partire dal 1991. Tra le vetture iscritte figuravano una 812 Competizione Aperta del 1991 e due SF90 Stradale del 2023. Hanno partecipato anche 80 Ferrari provenienti da Giappone, Corea ed Emirati Arabi Uniti, alcune 488 Pista, 812 Superfast, 812 GTS, Roma Coupé, F8 Tributo e 296 GTB.
Sebbene la rinata Targa Florio sia una gara di regolarità, la velocità assoluta non è più importante. Diversamente dagli eroi del passato, i partecipanti possono godersi il percorso, gli spettacolari panorami della Sicilia e l’ottimo cibo, seguendo le tracce di alcune vere e proprie leggende del motorsport.
L’evento di quest’anno, come da tradizione, è partito e si è concluso a Palermo, presso la nota università. Dopo essersi radunati il 12 ottobre per le verifiche tecniche e la cena di gala, i partecipanti sono partiti la mattina successiva alla volta dell’entroterra dell’isola lungo strade leggendarie dai panorami mozzafiato verso la costa occidentale della Sicilia. Il pranzo si è svolto presso le famose Cantine Florio di Marsala – fondate da Vincenzo Florio, nonno del fondatore della Targa Florio – il produttore di marsala più famoso al mondo. Dopo pranzo, le auto sono tornata a Palermo passando per Trapani e Cinisi, lungo strade costiere spettacolari.
Dopo la bella tappa di 338 km del primo giorno, il secondo giorno prometteva ancora meglio con il “Circuito delle Madonie”: 234 km lungo le strade di montagna più famose della gara originale. Passando davanti agli edifici del vecchio circuito, dove i graffiti del passato celebrano ancora i grandi piloti e solcando le strade percorse da Nuvolari e Moss, i partecipanti hanno messo alla prova le loro doti alla guida e al cronometro.
La cena di gala a Palermo la sera del sabato è stato il finale perfetto di questo tributo lungo 572 km ai grandi piloti del passato e ad una gara storica che rimarrà per sempre nei cuori di tutti.