Provate a immaginare di percorrere la vostra curva del cuore e di percepire a malapena il rollio o lo spostamento della carrozzeria. Questa è la realtà del sistema di sospensioni Ferrari, nuovissimo e assolutamente rivoluzionario, i cui segreti sono svelati nel nome scelto da Ferrari: tecnologia delle sospensioni attive Ferrari con sistema True Active Spool Valve (TASV) di Multimatic. Tutto ruota attorno all’aggettivo “active”, che descrive il funzionamento della tecnologia, ma potrebbe benissimo riferirsi alla filosofia Ferrari in fatto di innovazione: sempre attiva, sempre alla ricerca di nuove idee.
Con ben tre nuovi brevetti, la tecnologia delle sospensioni attive Ferrari è assolutamente inedita e fa il suo debutto sulla Purosangue, la Ferrari più confortevole e versatile mai prodotta.
Tecnologia innovativa significa che curvare non è mai stato così confortevole. O così sicuro
Alfredo Scifo, Head of Chassis Engineering per le vetture GT, non ha alcun dubbio sulla sua importanza. “In termini di chassis engineering si tratta del più importante singolo progresso tecnologico che Ferrari abbia realizzato negli ultimi dieci anni”, afferma.
Diversamente dagli ammortizzatori tradizionali (che reagiscono in modo prefissato alle sollecitazioni del fondo stradale), con la tecnologia delle sospensioni attive Ferrari gli ammortizzatori sono in grado di muoversi in modo completamente indipendente dalle forze che agiscono su di essi. Questo sistema pionieristico comprende un modulo di comando motorizzato (MCM) interno all’ammortizzatore: una soluzione senza precedenti al mondo, coperta da brevetto definitivo. Ciascuno dei quattro gruppi ammortizzatori, uno ad ogni angolo, è dotato di un attuatore intelligente in grado di fornire forza singolarmente a ciascun ammortizzatore.
Questa forza è generata da un “motore elettrico” collegato a ciascuna asta dell’ammortizzatore. Una sofisticata serie di sensori, che comprende accelerometri per carrozzeria e ruote, sensori di posizione delle ruote e sensori di imbardata 6D, comunica costantemente le informazioni che servono per determinare la forza di ammortizzazione necessaria.
Francesca Mincigrucci, Vehicle Dynamics Engineer e responsabile dello sviluppo del software di controllo, spiega: “Abbiamo due ulteriori brevetti relativi al software della logica di controllo, che permettono una gamma infinita di regolazioni. Ora possiamo controllare completamente la posizione di ciascuna ruota; possiamo mettere ogni ruota dovunque vogliamo, avendone il pieno controllo”.
Il sistema attivo interviene per bilanciare singolarmente le forze agenti sugli assi anteriore e posteriore. Ciò consente spostamenti di equilibrio molto rapidi in ogni sezione della curva. In entrata, una extra forza sull'asse posteriore aumenta l'accelerazione laterale. In uscita, viene applicata più forza alla parte anteriore. Il risultato? Equilibrio, stabilità e divertimento
Anche in termini di comfort di marcia è stato fatto un lavoro enorme. “Dato che la tecnologia attiva è installata sulla ruota, è aumentata la massa da gestire”, spiega Francesca. “L’utilizzo del modulo di comando motorizzato per ottenere il giusto livello di comfort ha rappresentato una sfida”. Il sistema funziona in modo automatico, anche se il guidatore può scegliere fra tre diversi livelli di ammortizzazione tramite un Manettino dedicato.
La capacità della Purosangue di affrontare strade sconnesse rappresenta un nuovo punto di partenza per Ferrari. Le prove di durata su fondo stradale irregolare sono state numerosissime. Alfredo cita un esperimento particolare effettuato dal team: “Abbiamo appoggiato sul tetto alcuni bicchieri di plastica, che sono rimasti fermi lì grazie al controllo del movimento della carrozzeria delle sospensioni attive. Quando abbiamo disattivato il sistema, i bicchieri di plastica non sono più rimasti sul tetto”.
Lo sviluppo ha comportato numerose sfide. Il motorino elettrico è stato sviluppato da zero, e ci è voluto un notevole impegno per progettare un gruppo compatto in grado di sostenere forze fino a 6.000 Nm per ogni angolo. Questo sofisticato sistema dispone di una propria batteria e persino di un proprio raffreddamento, che utilizza due pompe (una per asse) alimentate da un piccolo radiatore.
I quattro ammortizzatori attivi delle sospensioni possono muoversi in modo completamente indipendente l'uno dall'altro e ciascuno include il proprio motore: una soluzione senza precedenti al mondo
Per ciascun componente dell’ammortizzatore è stato scelto il materiale giusto, ad esempio la ghisa sferoidale per gli ingranaggi, per ridurre al minimo rumore e vibrazioni. È stato inoltre necessario integrare le sospensioni attive con tutti gli altri sistemi attivi, quale ad esempio il sistema a quattro ruote sterzanti 4RMS-evo.
Un’altra caratteristica fondamentale della tecnologia delle sospensioni attive Ferrari è che potrà essere utilizzata “as is” per futuri progetti Ferrari. Francesca dice: “Il potenziale è notevolissimo. Il software può essere tarato con facilità per ottenere prestazioni diverse su vetture diverse. Di fatto, ci offre possibilità infinite, qualcosa che prima semplicemente non era possibile”.