Dopo aver vinto il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe nel 2018, Nicklas Nielsen ha proseguito il proprio cammino nelle corse GT e con i prototipi inanellando in ogni stagione almeno un titolo internazionale, prima di essere selezionato per il programma Hypercar, partecipando dalla stagione in corso al FIA WEC con la 499P numero 50 condivisa con Antonio Fuoco e Miguel Molina. In carriera il danese classe 1997 ha collezionato 167 gare, 110 podi e 51 vittorie, centrando nel Mondiale endurance dieci successi e 17 piazzamenti in top-3. “Fin da bambino sono stato un grande fan della Ferrari, essere diventato un pilota ufficiale del Cavallino Rampante è un sogno trasformato in realtà”.
Nicklas bambino. “Sono cresciuto in una famiglia di grandi appassionati di motorsport – racconta Nielsen –. Mio padre gareggiava, come mio nonno, mio zio e mia nonna”. Una passione che divenne presto il trampolino di lancio per l’esordio competitivo. La prima corsa con i go-kart del pilota risale all’età di otto anni e venne disputata nell’ambito del campionato nazionale danese. La prima vittoria? Arrivò nella medesima stagione: “Quando tagliai per primo il traguardo, vedendo i volti felici di mio padre, mio nonno, dei meccanici e di tutto il team, mi sentii davvero orgoglioso”. Con i go-kart Nielsen ebbe modo di vivere emozioni che ancora oggi non sono dimenticate. “Quelle gare per certi aspetti mi mancano – racconta – non solo per la competizione, ma anche per l’atmosfera che le caratterizzava”.
Monomarca. Il 2018 è stato un anno che ha rappresentato un punto di svolta nel percorso di Nielsen, in grado all’età di 21 anni di festeggiare il titolo nella serie europea del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli. “Quel campionato mi ha dato l’opportunità di dimostrare il mio valore al volante di una vettura da competizione, la 488 Challenge – dettaglia il danese –. Devo ringraziare Ferrari e il team, Formula Racing, per aver vissuto quella stagione incredibile grazie alla quale già l’anno successivo passai a gareggiare nei principali campionati GT, iniziando e già nel 2019 nel FIA WEC con François Perrrodo ed Emmanuel Collard con la 488 GTE”.
Il percorso. In sole cinque stagioni Nielsen ha messo in bacheca sette titoli inclusa la vittoria nel monomarca della Casa di Maranello. Un palmares nel quale spiccano, nell’ambito del FIA WEC, i successi nell’Endurance Trophy nella classe LMGTE Am (2020 e 2021) e nella Pro-Am con i prototipi LMP2 (2022). “Se guardo indietro e ripenso a tutte le ore che ho dedicato al mio lavoro con grande dedizione, ai viaggi per tutto il mondo, ai sacrifici che ho fatto insieme alla mia famiglia, mi rendo conto di quanto tutto questo sia stato essenziale per arrivare a questi risultati”.
Un percorso sportivo che negli ultimi anni si è arricchito con l’impegno, parallelo, nelle gare virtuali. “Una passione che ho sempre avuto – racconta –,cresciuta durante i lockdown causati dalla pandemia (Covid-19, Ndr), e che ora è diventato un impegno molto serio. Nel contesto del GT World Challenge Europe, per esempio, oltre alle corse in pista con la 296 GT3 sono impegnato con il campionato di E-Sports”.
499P. Per la stagione 2023, quella che ha rappresentato il ritorno del Cavallino Rampante nella top class dell’endurance, Nicklas Nielsen è stato scelto per comporre – con Fuoco e Molina – l’equipaggio della Hypercar numero 50. Nei primi sei appuntamenti iridati il trio ha firmato la pole position a Sebring e Le Mans ed è salito sul podio in tre occasioni. “Essere arrivato sin qui è un sogno diventato realtà – racconta Nielsen –. Ricordo benissimo quando Antonello Coletta (Ferrari Global Head Endurance and Corse Clienti, Ndr) mi chiamò per comunicarmi di essere stato scelto tra i sei piloti che avrebbero guidato il prototipo: fu una giornata fantastica”. Se dovesse individuare tre aggettivi per descrivere la sua 499P, Nielsen non avrebbe dubbi: “Bella, veloce, divertente”.
Guardando al futuro, nelle parole del 26enne pilota ufficiale Ferrari la prospettiva è nitida: “Quando raggiungi un obiettivo che ti eri preposto ne individui immediatamente un altro. Non ho mai sentito un pilota essere ‘stanco’ delle vittorie. Inseguire la prossima vittoria è lo stimolo che ci porta a fare sempre del nostro meglio”.