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29 dic 2023Hypercar

Il 2023 della 499P numero 51 nel racconto di Pier Guidi, Calado e Giovinazzi

Maranello 29 dicembre 2023

Orgoglio, passione, sacrificio sono parole ricorrenti nei racconti di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, vincitori della 24 Ore di Le Mans del Centenario con la Ferrari 499P. Una stagione nel FIA WEC 2023, quella dell’equipaggio della Hypercar numero 51, che oltre allo straordinario risultato nella prova endurance più famosa – e antica – al mondo è stata impreziosita dal terzo posto alla 6 Ore di Spa-Francorchamps; risultati che sono valsi il quarto posto nella classifica iridata Piloti e che hanno contribuito al secondo posto di Ferrari nella graduatoria Costruttori.

Quando ho tagliato il traguardo di Le Mans in prima posizione, vedendo la bandiera a scacchi sventolare dinanzi a me – racconta Pier Guidi –, ho rivissuto in un istante i tanti momenti che ci hanno permesso di arrivare fino a quel risultato. Quasi due anni di lavoro intenso, sacrifici, professionalità in cui tutta la squadra, dai piloti ai responsabili del programma Hypercar, dai tecnici ai meccanici, non si è mai fermata”.

Domenica 11 giugno, dopo aver completato 342 giri del circuito de La Sarthe, un nastro d’asfalto di 13,626 chilometri sul quale sono state scritte pagine del mito dell’automobilismo, la Ferrari numero 51 entrava nella storia, riportando la Casa di Maranello alla vittoria assoluta dopo 58 anni, nell’anno del rientro in top class a mezzo secolo dall’ultima apparizione. “Ho vinto la gara che sognavo di poter conquistare sin da quando ero bambino” dice il pilota italiano classe 1983. “L’obiettivo per il 2024? Con il successo a Le Mans del 2023, il prossimo desiderio è confermarci in Francia e provare a vincere il titolo iridato”.

Un’annata densa d’emozioni che hanno raggiunto l’apice in un momento specifico per James Calado. Il britannico, già vincitore di tre titoli iridati e due Le Mans in LMGTE Pro con Pier Guidi, rivela: “Gli ultimi due minuti della 24 Ore, quando mi trovavo nel garage con Giovi, non terminavano più: forse sono stati i due minuti più complessi della mia vita perché sentivo una tensione mai provata, che si è sciolta solo quando la nostra Ferrari ha tagliato il traguardo”. A quel punto, mentre le vetture tornavano nei garage, è andato in scena un altro momento indimenticabile. “Io e Giovi siamo entrati in pista – racconta il pilota classe 1989 –. Eravamo soli, mentre sulle tribune del rettifilo centrale decine di migliaia di persone ci applaudivano: a un certo punto è comparsa la sagoma della 499P guidata da Ale, ricordo ogni frangente di quel momento, mentre la Hypercar si avvicinava per darci un passaggio sino alla pit-lane e raccogliere l’abbraccio di tutta la squadra Ferrari – AF Corse: ci siamo sentiti tutti davvero orgogliosi”.

La prima stagione intera nel FIA WEC, al di là dei risultati sportivi di prestigioso, lascerà una traccia indelebile nella carriera di Antonio Giovinazzi: “Ho imparato tantissimo quest’anno – confida il pilota classe 1993 –. Far parte dell’equipaggio di Ale e James, una coppia già affiatata e vincente, mi ha permesso di velocizzare il mio adattamento all’endurance, un’area del motorsport di cui sono sempre stato appassionato. Nel corso dell’annata abbiamo dato mostra, con entrambe le nostre Hypercar e i sei piloti che hanno avuto l’onore di guidarle in gara, di essere una squadra unita e di valore. Mi sento fortunato, il 2023 rimarrà un anno dal sapore speciale nei miei ricordi”.

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