Nella linea del tempo che unisce Ferrari e Le Mans, il “tempio” della gara endurance più antica al mondo, vi sono date e numeri inscritti nella storia. Dieci, come le vittorie assolute ottenute dal Cavallino Rampante, l’ultima delle quali dodici mesi or sono con la 499P al debutto in top class; 29, come i successi di classe della Casa di Maranello tra il 1949 (l’anno che vide per la prima volta Ferrari al via della maratona francese, conclusa con un primo posto assoluto) e il 2023, quando Pier Guidi-Calado-Giovinazzi salirono sul gradino più alto del podio nell’edizione del Centenario. Una storia che proseguirà con la 92esima edizione della gara, in programma il 15-16 giugno sui 13,626 chilometri del circuito francese, quarto appuntamento del FIA WEC 2024.
Centenario. Il ricordo più vivido per i Tifosi ferraristi risale allo scorso anno quando la Le Mans Hypercar con il numero d’iscrizione numero 51 tagliò per prima il traguardo sul circuito de La Sarthe condotta da Alessandro Pier Guidi, entrato nella storia insieme ai compagni James Calado e Antonio Giovinazzi per aver trionfato nell’edizione del Centenario della 24 Ore di Le Mans. Un risultato che valse alla Casa di Maranello la decima vittoria assoluta, ottenuta al rientro nella top class dell’endurance dopo mezzo secolo, e a 58 anni dal precedente più recente.
Cifre straordinarie. Il trionfo arrivò al termine dei 342 giri di una corsa che venne ammirata dal vivo dal numero (record) di ben 325 mila spettatori. La fotografia della 499P che rientra in pit-lane, circondata da tutti i membri della squadra Ferrari – AF Corse, è un’istantanea entrata nell’immaginario collettivo, non meno di un’altra immagine indelebile, quella che immortala la partenza della gara con due 499P ai primi posti in griglia di partenza: la numero 50, autrice della Hyperpole con Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen (quinti al termine della gara) davanti ai compagni di squadra della 51.
In aggiunta alla vittoria e alla Hyperpole, il fine settimana perfetto nel 2023 venne completato dal miglior tempo in gara, ottenuto dalla 499P numero 50 con Fuoco (3:27.218, in occasione del 307esimo passaggio, con una velocità media di 236.7 km/h).
Il passato. Nato nel solco delle corse di durata, il mito del Cavallino Rampante ebbe alla 24 Ore di Le Mans un teatro di particolare importanza sin dalla fine degli anni Quaranta. Basti pensare che nel 1949 la 166 MM Barchetta Touring, al debutto sul circuito de La Sarthe, centrò uno storico primo posto con la coppia formata da Luigi Chinetti e Lord Selsdon. La vettura, con il numero d’iscrizione 22, era alimentata da un iconico propulsore V12 da 1.995 Cmc che erogava 103 kW (140 Cv).
Le conferme. Dopo i due successi negli anni Cinquanta, il mito di Ferrari a Le Mans s’intensificò grazie alle sei vittorie consecutive ottenute tra il 1960 e il 1965, risultati che portarono alla ribalta internazionale vetture e piloti destinati a entrare nel mito. Basti pensare a modelli iconici come la Ferrari 250 Testa Rossa, “regina” della Sarthe nel 1958 e quindi nel 1960-61, oppure a campioni del calibro di Olivier Gendebien, il pilota che nella storia ha conquistato il maggior numero di successi con Ferrari a Le Mans. Il belga classe 1924, infatti, firmò ben quattro vittorie (nel 1958, 1960-62) con tre differenti modelli del Cavallino Rampante.
La striscia vincente terminò con l’impresa della Ferrari 250 LM nel 1965, con Jochen Rindt e Masten Gregory primi al termine dei 348 giri di una corsa che vide l’intero podio occupato da equipaggi ferraristi. Da allora i tifosi hanno dovuto aspettare 58 anni sinché Ferrari, rientrata nella top class dell’endurance nel 2023, tornasse a festeggiare un successo assoluto.
Anni Duemila. Tra le 29 vittorie di classe alcune di particolare importanza sono state ottenute negli anni più recenti. Dalla nascita del FIA WEC, nel 2012, la Casa di Maranello ha conquistato otto successi. Due di queste vittorie furono firmate, con la Ferrari 488 GTE, da Pier Guidi e Calado in classe LMGTE Pro: nel 2019 insieme a Côme Ledogar, due anni più tardi condividendo la vettura con Daniel Serra. Nel 2021 Ferrari ottenne il primo posto anche in LMGTE Am con la 488 GTE affidata a Nicklas Nielsen, Alessio Rovera e François Perrodo.
I successi assoluti alla 24 Ore di Le Mans:
1949 – Ferrari 166 MM – L. Chinetti, Lord Selsdon
1954 – Ferrari 375 Plus – J. F. Gonzalez, M.Trintignant
1958 – Ferrari 250 Testa Rossa – P. Hill, O. Gendebien
1960 – Ferrari 250 Testa Rossa – O. Gendebien, P. Frère
1961 – Ferrari 250 Testa Rossa – O. Gendebien, P. Hill
1962 – Ferrari 330 TR – O. Gendebien, P. Hill
1963 – Ferrari 250 P – L. Bandini, L. Scarfiotti
1964 – Ferrari 275 P – J. Guichet, N. Vaccarella
1965 – Ferrari 250 LM – J. Rindt, M. Gregory
2023 – Ferrari 499P – A. Pier Guidi, J. Calado, A. Giovinazzi