Fuori gara per incidente in Gara-2, i due piloti FDA hanno concluso il weekend olandese con un bottino fatto solo dei risultati della prima corsa. Ora rotta su Hockenheim, per la tappa finale.
Il nono e penultimo appuntamento del campionato Europeo di Formula Regional è stato condizionato dalla variabilità del meteo, un aspetto da mettere in conto sul circuito di Zandvoort, soprattutto a fine estate. Rafael Camara ha concluso la prima corsa del weekend in settima posizione, dopo essere scattato dalla quarta fila dello schieramento.
In Gara-2, iniziata sotto la pioggia, il pilota brasiliano è stato invece costretto al ritiro dopo pochi giri a causa di un contatto con un avversario mentre era in lotta per la quinta posizione. “È stato un fine settimana un po' diverso rispetto ai precedenti – ha spiegato Camara – in cui il lavoro è stato reso molto complicato dalle condizioni atmosferiche.
Di base credo che siamo sempre abbastanza competitivi, ma al via della Q1 la pista si è asciugata rapidamente e abbiamo girato in quelle condizioni per la prima volta. Ho spinto ma ho commesso un piccolo errore che non mi ha permesso di essere nelle primissime posizioni, e questo ha condizionato anche il risultato in gara, perché sappiamo che a Zandvoort è molto difficile sorpassare”.
“Nelle qualifiche di Gara-2 il miglior giro è risultato essere quello di riscaldamento – ha aggiunto Rafael – perché la sessione subito dopo è diventata molto caotica e non è stato più possibile completare un giro lanciato. Siamo comunque partiti dalla terza fila, e dopo i primi giri ho sentito che c’era il passo per poter puntare al podio.
Purtroppo, ho commesso un errore che mi è costato il ritiro, ed ora non resta che concentrarsi su Hockenheim. Voglio finire bene la stagione”. Camara occupa la quinta posizione nella classifica generale, con 146 punti all’attivo.
Maya. La Weug non è riuscita ad incrementare il suo bottino di punti. In Gara-1 è risalita dal 23° al 17° posto, completando una buona corsa. “Il ritmo in gara è stato migliore rispetto alle qualifiche – ha spiegato – ma a Zandvoort sappiamo che è fondamentale partire in una buona posizione perché rimontare è davvero difficile”.
Da dimenticare invece il bilancio di domenica, ad iniziare da una qualifica condizionata dalla pioggia, nella quale Maya non ha ottenuto un tempo valido a causa di un’uscita di pista. In gara la ragazza ha iniziato recuperando posizioni, poi durante un periodo di Safety Car si è innescata una situazione pericolosa dopo un testacoda di Emerson Fittipaldi, che è stato colpito da Maya che sopraggiungeva alle sue spalle.
L’urto, violento, si è fortunatamente concluso solamente con danni alle monoposto. “È stata una giornata dura – ha commentato Maya –. La cosa più importante è che stiamo tutti bene, ora pensiamo a Hockenheim”.