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28 lugCorse Clienti, Ferrari Challenge Europe, Paul Ricard 2024

A tu per tu con Bence Valint

Le Castellet 28 luglio 2024

Seconda stagione nel Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe, il giovane ungherese Bence Valint (Ferrari Budapest – Rossocorsa) è uno dei prospetti più interessanti del campionato, con una crescita costante che quest’anno l’ha visto conquistare già una vittoria nel primo round al Mugello.

Lo incontriamo durante l’appuntamento del Paul Ricard, una pista che Bence apprezza particolarmente. “Il circuito è davvero speciale per me, molto piacevole. Ci sono molte zone di fuga, che ci permettono di spingere i limiti della vettura e della pista. Il fine settimana sta andando bene, in Gara 1 anche con un po' di fortuna sono arrivato secondo e adesso puntiamo alla seconda prova”.

In generale che tipo di circuito preferisci?

“È difficile da dire. Penso che ogni circuito sia unico a modo suo. Portimão, ad esempio, è davvero interessante da guidare con tutti i suoi cambiamenti di altitudine. È stato molto divertente correre su quel circuito, come su altri per le rispettive caratteristiche che sono uniche e li rendono tutti speciali”.

Quest’anno, gareggi con la 296 Challenge. Come ti trovi e quali avverti come differenze più evidenti rispetto alla 488 Challenge Evo?

“La 296 Challenge si avvicina molto di più a una vettura GT3. La trovo più piacevole da guidare e più potente, si vede anche dai nostri tempi sul giro che sono più veloci. E anche grazie all’assetto e agli pneumatici ritengo sia più facile da guidare anche con la pioggia. Rispetto alla 488 Chellenge Evo, infine, garantisce più spinta in fase di sorpasso e mi dà l’impressione di essere più leggera della 488, quindi occorre essere molto precisi alla guida”.

Parliamo di obiettivi stagionali? “Penso che dalla scorsa stagione siamo migliorati parecchio, nonostante sia cambiata la vettura e abbiamo dovuto rivedere tutti gli assetti e il feeling ritengo di aver fatti parecchi passi avanti come pilota. Qui si impara dai migliori e mi piace mettermi in gioco per superare i miei limiti. Ma anche come team siamo migliorati, lavoriamo ogni giorno meglio, con grande affiatamento e questo ci permette di essere sempre più competitivi.

In campionato hai anche un tifoso in più, tuo padre Tibor che corre in Coppa Shell. Come è il rapporto tra voi nei fine settimana di gara?

“Ci aiutiamo molto, guardando i video e i dati. Io gli faccio vedere i miei video e ci confrontiamo. Penso che questo a volte ci aiuta a migliorare, altre volte meno, ma cerchiamo di incoraggiarci a vicenda e di aiutarci a migliorare entrambi”.

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