Quattro Ferrari ai primi quattro posti al termine del secondo round della Asian Le Mans Series che si è disputato oggi sul The Bend Motorsport Park, in Australia. Dopo la delusione della 4 Ore di Shanghai, le Ferrari 488 GT3 hanno dominato la classe GT, monopolizzando il podio e, più in generale, dimostrando come l’esito della prova di apertura della serie sia un lontano ricordo.
Il ritorno sul gradino più alto del podio dei campioni in carica di Car Guy, dopo le quattro affermazioni su quattro gare della scorsa campagna, permette alla compagine giapponese di rilanciare le proprie ambizioni per il titolo della serie, cancellando il risultato del precedente appuntamento a Shanghai e guadagnando la testa della classifica. Takeshi Kimura, Kei Cozzolino e Côme Ledogar si sono imposti al termine di una gara ricca di episodi, contatti e lunghe fasi di Full Course Yellow e Safety Car che, complessivamente, hanno sottratto all’azione in pista quasi un’ora. Una di queste fasi è stata causata proprio da un contatto che ha visto protagonista Kei Cozzolino che, durante un doppiaggio, è entrato in collisione con una BMW provocando una fase di FCY. La 488 GT3 riusciva a continuare la gara ma era costretta ad effettuare un drive through a pochi minuti dallo scoccare della terza ora, perdendo temporaneamente la leadership della corsa.
A beneficiare dell’episodio è stata la 488 GT3 Evo 2020 di HubAuto Corsa, in testa allo scoccare delle ore precedenti anche in funzione di soste leggermente ritardate rispetto agli avversari. La nuova Ferrari si è comportata egregiamente su questo difficile terreno di prova, nonostante alcuni piccoli inconvenienti abbiano alla fine impedito all’equipaggio di lottare per il successo. Uno di questi ha riguardato i martinetti per il sollevamento della vettura, costringendo Davide Rigon e Marcos Gomes ad effettuare uno stint lunghissimo sugli stessi pneumatici, mentre un calo di potenza del motore, provocato da un problema agli scarichi, ha limitato la performance generale della Ferrari. Il secondo gradino del podio rappresenta in ogni caso un ottimo risultato al debutto agonistico per la vettura portata in gara, oltre che dall’italiano e dal brasiliano, anche da Liam Talbot.
Chiude in terza posizione la 488 GT3 di Spirit of Race di Alessandro Pier Guidi, Francesco Piovanetti e Oswaldo Negri Jr che, nella parte finale della corsa, complice alcuni giri velocissimi del pilota di Tortona è riuscita ad avere la meglio della Ferrari di T2 Motorsports salendo sul podio. Pier Guidi è stato autore del giro più veloce della corsa per la classe GT con 2:56.990 nel corso del 71simo passaggio.
Molto convincente, al di la del podio sfumato nell’ultima ora di gara, la prova di David Tjiptobiantoro, Rio Haryanto e Christian Colombo. I tre hanno occupato la parte alta della classifica in tutte le fasi della corsa, nonostante qualche piccola sbavatura su un tracciato inedito e particolarmente impegnativo.
La prossima gara della Asian Le Mans Series, terza prova delle quattro previste nel calendario, è la 4 Hours of Sepang, in programma sul circuito malese il 14 e 15 febbraio.