Ferrari torna al successo alla 24 Ore di Daytona a dieci anni dal più recente precedente. A firmare la vittoria in classe GTD Pro sono Daniel Serra, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi e James Calado, sulla 296 GT3 di Risi Competizione. In classe GTD termina seconda la vettura numero 21 di AF Corse, affidata a Miguel Molina, Simon Mann, François Heriau, Kei Cozzolino; terza la 34 di Conquest Racing; quarta la numero 023 di Triarsi Competizione condotta in gara da Alessio Rovera, Onofrio Triarsi, Charles Scardina, Riccardo Agostini.
Antonello Coletta, Global Head of Endurance e Corse Clienti: ll successo alla 24 Ore di Daytona, un anno dopo il difficile debutto della 296 GT3 avvenuto proprio su questa pista, è un risultato straordinario che ripaga dell’enorme lavoro dei nostri ingegneri, dei nostri partner tecnici e di tutte le squadre e i piloti che hanno lavorato duramente per portare la 296 GT3 al livello di competitività che ha dimostrato oggi, ma che già lo scorso anno aveva lasciato intravvedere. L’affidabilità delle cinque vetture che hanno affrontato la gara è stata impeccabile e vederle tutte tagliare il traguardo è una grande soddisfazione.
Abbiamo vinto un’altra 24 Ore, la terza nell’ultimo anno dopo quella di Le Mans con la 499P e quella del Nürburgring proprio con la 296 GT3, un risultato che conferma Ferrari come regina dell’endurance. Siamo molto contenti per Giuseppe Risi che è tornato a vincere, dopo molti anni. Giuseppe è una persona che ha speso la vita nelle corse, per la Ferrari, e vincere la 24 Ore di Daytona è un riconoscimento importante alla grande passione che lui e il suo team mette nelle competizioni. In generale, tutti i team sono stati encomiabili, anche se nella classe GTD alcuni episodi hanno impedito di ottenere una doppietta che sarebbe stata fantastica. Avere però due vetture sul podio è un risultato davvero positivo che deve farci essere orgogliosi ed è la testimonianza che la 296 GT3 ha iniziato a raccogliere l’eredità della 488 GT3.
Ferdinando Cannizzo, Head of Endurance Race Cars: La vittoria ottenuta a Daytona rappresenta un risultato splendido ma oltre all’esito della corsa, quello che ci rende orgogliosi è aver visto tutte le cinque vetture al traguardo dopo averle ammirate sempre competitive in tutte le fasi della gara. Dal punto di vista dell’affidabilità e delle prestazioni, volendo fare un confronto con lo scorso anno, abbiamo fatto passi in avanti da gigante. Abbiamo vinto la classe GTD Pro e sfiorato il successo in GTD, portando comunque due 296 GT3 sul podio. Lasciamo la Florida con la consapevolezza di aver compiuto una straordinaria impresa sportiva. Questa 24 ore conferma la bontà del progetto e quella del programma e ci deve stimolare ulteriormente a lavorare e migliorare la vettura perché, sono convinto che sarà in grado di regalarci ancora moltissime soddisfazioni.
Davide Rigon: Sono felicissimo di aver finalmente vinto la gara che ogni anno inaugura la stagione. Finora ero salito sul gradino più alto del podio solamente ala 24 Ore di Spa-Francorchamps, mentre qui a Daytona e avevo concluso tre volte secondo. Questo risultato è un sogno che si realizza per me. Abbiamo preparato questa prova con grande attenzione a ogni dettaglio, in un percorso d’avvicinamento che è iniziato un anno fa, quando portammo al debutto la nuova 296 GT3. Come ho vissuto l’ultima ora della 24 Ore? Come spesso capita nell’IMSA il risultato era ancora aperto nonostante la grande prestazione che avessimo mostrato sino a quel momento. La tensione è stata impressionante come la gioia che ho provato quando Daniel ha tagliato il traguardo.
Daniel Serra: Sono davvero felice, questa è la gara che ho cercato di vincere per tanto tempo, andandoci vicino più volte, ma la vittoria finora era mancata. Ogni anno, del resto, affermo che il mio obiettivo per l’inizio della stagione è vincere a Daytona, perché è stata la prima 24 Ore che ho corso molto tempo fa ed è una gara molto speciale per me. Oggi è uno dei giorni più felici della mia carriera di pilota. È sempre bello condividere la macchina con Ale, James e Davide. Imparo molto da loro e insieme ci supportiamo a vicenda con l’obiettivo di migliorare sempre. La squadra ha fatto un buon lavoro, nonostante qualche errore nella parte iniziale, nell’intero arco delle 24 ore.
Alessandro Pier Guidi: Dieci anni dopo il mio precedente successo sono tornato a festeggiare la 24 Ore di Daytona, una prova storica che era tra le poche che non avessi avuto l’onore di vincere con la Ferrari 488 GT3 Evo 2020. L’attesa è stata lunga, ma sono davvero felice di aver finalmente centrato l’obiettivo con la 296 GT3. La gara è stata dura, complicata nelle fasi iniziali, ma nelle ore successive grazie al fatto che abbiamo fatto tutto alla perfezione, sia noi piloti sia il team Risi Competizione, abbiamo costruito un vantaggio risultato essenziale per salire sul gradino più alto del podio.
James Calado: La prima vittoria a Daytona è straordinaria, sono molto contento per la squadra e per Ferrari. Era da molto tempo che non vincevamo a Daytona, quindi questo è un ottimo risultato e un buon modo per iniziare l'anno. Sono contento per Giuseppe Risi perché se lo merita molto. Ha investito molte delle sue risorse ed è stato ricompensato bene.
Miguel Molina: È stata una gara lunghissima che, come da tradizione, si è decisa nelle ultime fasi. Abbiamo gestito al meglio la vettura nell’arco delle 24 ore, e faccio i complimenti a tutta la squadra per questo. Nelle ultime due ore ci siamo trovati in piena lotta per la vittoria e ho fatto del mio meglio per provare a centrare una vittoria: peccato per non avercela fatta, ma sono felice del mio secondo posto in carriera a Daytona.
Manny Franco: “Salire sul podio nella mia prima gara del Campionato IMSA è una sensazione indescrivibile. La 24 Ore di Daytona è una delle gare più impegnative al mondo e non potrei essere più felice e orgoglioso della nostra prestazione in questa prima uscita stagionale con la 296 GT3 di Conquest Racing. Tutti i miei compagni hanno fatto dei grandi stint e hanno portato a termine il lavoro quando era più importante, e anche se in alcuni tratti dalla gara abbiamo dovuto superare degli ostacoli, siamo stati davvero uniti per riuscire a tagliare il traguardo in terza posizione.”
Alessio Rovera: “È stata una 24 ore ben condotta dalla squadra ma di rincorsa, abbiamo sempre raggiunto la prima o la seconda posizione ma poi ogni volta abbiamo dovuto rimontare. Peccato per il drive through che ha pesantemente condizionato le ultime ore della nostra gara. La macchina era comunque competitiva e il lavoro di tutti ci ha permesso di sfiorare il podio finale, sul ritmo gara possiamo ritenerci soddisfatti".