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    09 AprHypercar

    499P Imola, Giovinazzi analizza la pista italiana

    Antonio Giovinazzi

    Maranello, 9 aprile 2025 - Il secondo atto del FIA World Endurance Championship si disputa all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Antonio Giovinazzi, pilota della 499P numero 51 condivisa con Alessandro Pier Guidi e James Calado, descrive le caratteristiche della pista, tra le più iconiche del panorama internazionale, e le ambizioni della squadra Ferrari – AF Corse. “Imola è il nostro circuito di casa – racconta il pilota classe 1993 – ed è un tracciato che ci ha sempre visti competitivi. Cercheremo quindi di conquistare un ottimo risultato per i nostri tifosi”.

    Il layout. “Il tracciato di Imola è ‘vecchio stile’, con molti saliscendi e curve impegnative – analizza Giovinazzi –. La pista è abbastanza stretta quindi non è facile effettuare i sorpassi e bisogna tenere in considerazione diverse variabili, incluso il traffico: a Imola è essenziale essere molto concentrati visto l’alto numero di Hypercar e LMGT3 in pista”. “Il rettilineo principale non è un rettilineo in senso stretto – prosegue il pilota italiano, alla terza stagione nel FIA WEC con la 499P – visto che presenta due ‘mezze’ curve ed è difficile effettuare sorpassi”.

    Tra gli aspetti-chiave per ottimizzare le prestazioni sui 4,909 chilometri imolesi Giovinazzi sottolinea: “Alla Chicane del Tamburello si usano moltissimo i cordoli per fare meno metri possibili e quindi arrivare alla Variante Villeneuve, un’altra chicane dove è essenziale sfruttare al meglio i cordoli, specialmente sul lato sinistro” prosegue il pilota italiano. Nella descrizione di un giro di pista Giovinazzi aggiunge: “Al tornante della Tosa è importante preparare al meglio l’uscita che porta su un altro rettilineo in salita e quindi alla Piratella, una curva a sinistra molto veloce dove si percepisce al massimo la velocità della vettura. Poi si scende verso le Acque Minerali, la curva più difficile, dove è essenziale gestire al meglio la frenata.” Tra i punti più complessi anche la Variante Alta, “dove si salta sui cordoli come se si guidasse un go-kart”, e le “due curve in discesa della Rivazza dove il segreto è lavorare al meglio con la frenata prima di immettersi sul rettifilo principale”.

    09 aprile 2025