La nascita di una leggenda

Alimentata da un motore a 12 cilindri da 1,5 litri, la 125 GPC ha trionfato dopo appena tre gare. Rinominata 125 F1, nel 1949 iniziò la sua memorabile carriera.

È nata prima della Formula 1 e il suo nome inizialmente era 125 GPC. Tre lettere che stavano per Gran Premio Compressore, perché dotata di compressore volumetrico e costruita per le corse della Formule Gran Prix – questo il nome dato dall’AIACR (Association Internationale des Automobile-Clubs Reconnus, in italiano Associazione Internazionale degli Automobile Club Riconosciuti) al campionato precursore della Formula 1. 

Ai più però è nota come 125 F1, prima monoposto costruita dalla Scuderia Ferrari che fece il suo debutto 75 anni fa. La Formula Grand Prix era stata istituita nel 1921 e codificata l’anno seguente: la prima gara fu il Gran Premio di Francia che si svolse sul circuito di Strasburgo nel 1922, dove per la prima volta le auto partivano tutte insieme. La vittoria andò alla FIAT 804 di Felice Nazzaro. Ferrari debuttò più tardi, nel 1948. 

L’anno precedente la Scuderia aveva gareggiato, soprattutto in Italia, con la 125 S a ruote coperte, la vettura sportiva che aveva ottenuto il primo storico successo per un’automobile costruita a Maranello sul circuito delle Terme di Caracalla, con Franco Cortese al volante. 

Al termine del primo anno di corse Enzo Ferrari aveva deciso che era tempo per la Scuderia di impegnarsi anche sul fronte delle monoposto, sia per una questione di prestigio che per motivi commerciali. Nel corso del 1947 vennero, non a caso, messi in cantiere addirittura due modelli, dal momento che oltre alla 125 GPC venne fatta progettare anche la 166 F2, pensata per la categoria cadetta che vedeva impegnati tanti piloti privati.

La 125 GPC era alimentata da un 12 cilindri da 1,5 litri e fece il suo debutto il 5 settembre del 1948 nel Gran Premio d’Italia al Parco del Valentino, a Torino. In quell’occasione la Scuderia Ferrari schierò tre auto guidate da due piloti esperti e un giovane nobiluomo tailandese.

Le vetture ottennero il quarto e quinto posto, ma la prima vittoria targata Ferrari della 125 GPC sarebbe arrivata presto. Il 27 ottobre di quell’anno si disputò infatti il Circuito del Garda, sul tracciato di Salò. La Scuderia iscrisse il solo Farina che dominò la corsa battendo una concorrenza per lo più italiana, regalando il successo alla vettura già alla terza gara. In vista della stagione 1949 la monoposto venne aggiornata sotto diversi aspetti: innanzitutto prese il nome di 125 F1, mentre a livello tecnico venne equipaggiata con due compressori Roots e un albero a camme per bancata per aumentare la potenza del propulsore.

Nella nuova configurazione la 125 F1 cominciò a collezionare podi e vittorie. Nel frattempo era stata annunciata la nascita del nuovo Campionato del Mondo di Formula 1, per il quale la Scuderia Ferrari mostrò subito interesse.

La squadra italiana però, per un disaccordo sui premi gara, non disputò la prima corsa – a Silverstone il 13 maggio 1950 – e debuttò alla seconda tappa a Monaco, appena una settimana più tardi, con Ascari che si classificò secondo. 

Paradossalmente, l’avventura della 125 F1 con i colori della Scuderia nella massima categoria dell’automobilismo terminò proprio dopo quel Gran Premio, perché Enzo Ferrari si rese conto che per lottare con l’Alfa Romeo, che aveva appena vinto a Monte Carlo con Juan Manuel Fangio, occorreva una vettura completamente nuova e più potente.

Si cominciò subito a lavorare e nel giro di pochi mesi arrivano due nuovi modelli: prima la 275 F1, con motore da 3,3 litri, e poi la 375 F1 con un propulsore da 4,5 litri. 

Nella sua vita agonistica la 125 F1 è stata iscritta a una cinquantina di gare, vincendone otto e salendo per 15 volte sul podio. Sono passati 75 anni da allora, tante Ferrari hanno scritto splendenti pagine di gloria per l’azienda e la Formula 1. 

Ma la capostipite resterà sempre lei, la 125 F1, nata nel 1948 con il nome di 125 GPC.