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10 set 2021Magazine, Passion

Rombo di tuono

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Rombo di tuono

La Ferrari Cavalcade 2021 sbarca sulle coste della Sicilia per l’attesissimo evento di cinque giorni

Testo – Ross Brown

Dopo una delle estati più calde mai registrate, le nuvole basse, la nebbia e la pioggia hanno fatto un gradito ritorno sulle montagne della Sicilia, ma negli ultimi giorni è stato il tuono sul lato orientale dell’isola a lasciare tutti a bocca aperta.

Il rombo non è opera della termodinamica, ma dell’ingegneria di precisione. Oltre centoventi Ferrari, che coprono quasi l’intero arco della gloriosa storia del Cavallino Rampante, sono arrivate in Sicilia per la Ferrari Cavalcade 2021.




Il terzo giorno ha visto la Cavalcade spingersi lungo lo Stretto di Messina percorrendo in andata e ritorno 180 km




Patria della famosa corsa di endurance Targa Florio dei primi del ’900 in cui gareggiò anche Enzo Ferrari, la Sicilia vanta una varietà invidiabile di strade: scintillanti tratti costieri conducono a tortuosi boschi di montagna per poi scendere verso le città patrimonio mondiale dell’UNESCO.    


Con l’antica città di Taormina come punto di partenza e di arrivo ufficiale di ogni tappa, la Cavalcade è arrivata ufficialmente in Sicilia il 4 settembre: 93 vetture moderne e 36 auto d’epoca (che formano la Cavalcade Classiche) hanno fatto il loro ingresso sull’isola. 




Per cinque giorni e quasi mille chilometri, la Cavalcade ha percorso strade costiere, terreni montuosi e toccato città Patrimonio Mondiale dell'UNESCO




La Cavalcade, emblema dell’autentico spirito Ferrari, riunisce persone provenienti da ogni angolo del mondo per condividere la loro storia e, naturalmente, le loro auto. La gamma di vetture presenti spaziava dall’iconica Monza SP2 (tutte e nove) a Gran Turismo come la Portofino e la 812, fino alla potenza ibrida della LaFerrari e della SF90 Stradale. Per quanto riguarda le Classiche, la Ferrari 250 dominava lo schieramento, ma erano comunque rappresentati al meglio oltre settant’anni di storia, dalla bellissima 166 MM fino alla Ferrari Testarossa e alla F50.




Tutte le trentasei vetture della Cavalcade Classiche hanno attirato la folla ovunque siano andate Foto: Anke Luckmann




I percorsi coprivano tutti i tipi di terreno che l’isola ha da offrire. Il primo giorno la Cavalcade è partita per la costa di Sant’Agata di Militello, un’andata e ritorno lunga 270 km che ha attraversato i nebbiosi monti Nebrodi prima di scendere verso il Mar Tirreno, dove le nuvole hanno lasciato il posto a uno splendido sole. Le Ferrari hanno sostato sotto le palme sullo sfondo di un mare blu scintillante. 


Per la Cavalcade Classiche il tragitto è stato più breve ma non per questo meno intenso; un percorso di 150 km in senso antiorario intorno alle pendici dell’Etna: i tetti e le guglie svettanti dei paesi siciliani attraversati dalla carovana davano l’impressione che anche le case si contendessero il posto migliore per ammirare il passaggio della Cavalcade. 




Attraversando i monti Nebrodi la Cavalcade ha raggiunto numerose e bellissime località della Sicilia 




Non sono state solo le strade aperte a godersi il panorama delle Ferrari. Nemmeno la minaccia della pioggia ha potuto fermare la folla che si è goduta lo spettacolo della Cavalcade attraverso la valle di Noto fino all’omonima città barocca, dove le auto d’epoca sembravano davvero di casa tra le antiche architetture romane. 


Tutte le cose belle ovviamente finiscono, e mentre prende il via il galà d’addio sotto le stelle siciliane, ricordiamo che il corteo delle ormai silenziose Ferrari ha percorso quasi mille chilometri negli ultimi cinque giorni, un’impresa degna di quelle compiute dai pionieri della Targo Florio cento anni fa. 




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