La collaborazione tra Pininfarina e Ferrari iniziò nel 1951, quando il grande Enzo Ferrari e il fondatore di una nota azienda nel settore della progettazione e delle carrozzerie per automobili, Battista “Pinin” Farina, decisero di incontrarsi e discutere di una possibile collaborazione. L’incontro si svolse in una località neutra, un piccolo ristorante nella cittadina di Tortona, a metà strada tra Modena e Torino, dove avevano sede rispettivamente le due aziende.
Fu il figlio di Battista, Sergio, di appena 25 anni, a organizzare l’incontro, ignaro del fatto che quella giornata avrebbe cambiato tutta la sua vita.
Battista Farina e il figlio Sergio Pininfarina siedono ai lati di Enzo Ferrari a una cena nel 1962. Sergio aveva rilevato l'azienda di famiglia l'anno precedente
La neutralità del luogo era una condizione necessaria: nessuno dei due voleva far giocare l’altro “in casa”. Fu un incontro totalmente privo di ostilità; entrambi, infatti, erano molto rispettosi dei risultati e del potenziale dell’altro.
L’incontro andò così bene che fu stipulato un accordo storico, dove Pininfarina divenne responsabile di tutti gli aspetti relativi al design di Ferrari da quel momento in poi. Sergio stesso ricorda di aver saputo di ritorno dall’incontro cosa sarebbe successo.
Ha raccontato: “C’erano Enzo Ferrari, il signor Gardini sempre di Ferrari, mio padre ed io. Mio padre mi disse: ‘Ti occuperai tu di Ferrari’. E io esclamai: ‘Cosa?’ e lui mi rispose: ‘Ti occuperai di tutto, del design, della pianificazione, dei costi, della produzione’. Ero giovane e mi ero appena laureato”.
Sergio ereditò l’azienda dal padre nel 1961. In pochi avrebbero immaginato che dall’unione dell’immensa abilità ingegneristica di Ferrari con il design dalle linee sensuali di Pininfarina sarebbero nate auto così iconiche.
La 250 GT Berlinetta è oggi una delle auto più costose e ricercate al mondo
Verso la fine degli anni Cinquanta fu presentata l’incredibile 250 GT Berlinetta ed è piuttosto difficile immaginare l’impatto che ebbe questo modello al momento della sua presentazione: fu quasi come assistere all’arrivo di un’auto venuta dallo spazio.
Sotto il cofano pulsava un motore V12 da 3 litri progettato da Gioacchino Colombo che sprigionava una potenza di circa 280 cavalli e faceva scattare l’auto da 0 a 100 km/h in soli sette secondi. Tutto questo nel 1959!
Un altro enorme balzo in avanti avvenne nel 1968 con il lancio della 365 GTB/4 Daytona al Salone di Parigi, un’auto che a detta di tutti rivoluzionò il design di Ferrari. Eliminata la famosa griglia ovale che era diventata un segno distintivo delle Rosse, Pininfarina si concentrò invece sull’aerodinamica, con i gruppi ottici “a scomparsa” collocati sotto coperture rettangolari.
Con il passare del tempo è stato possibile vedere il design evolversi in ogni straordinario modello; ecco la 365 GTB4 Daytona, la 512 BB e la 550 Maranello
Gli anni Settanta videro la nascita di ulteriori innovazioni tecniche sia in termini di design per Pininfarina sia in termini ingegneristici per la Casa di Maranello. La 512 BB del 1976 ne è un esempio. Il modello si distingue in particolare per i gruppi ottici posteriori, con due fari rotondi posizionati ai lati della vettura – novità assoluta a quel tempo per una Ferrari, oggi diventata una disposizione iconica. Il pannello inferiore in vetroresina era spesso verniciato di nero, per creare un contrasto con il classico rosso della sezione superiore.
Nel decennio successivo fu lanciato un modello che cambiò davvero l’idea di auto sportiva. Ci sono le icone e poi c’è la Ferrari Testarossa. Uno dei modelli più riconoscibili di Pininfarina, l’auto che tutti gli adulti volevano comprare e di cui tutti i bambini avevano il poster appeso sulle pareti delle loro camerette. È diventata la Ferrari di maggior successo in assoluto.
Nel 1997 la 550 Maranello divenne il fiore all’occhiello delle auto ad alte prestazioni di Ferrari. Il suo design intramontabile è sempre attuale, tanto che in molti la ritengono una delle più belle vetture firmate Pininfarina anche a 25 anni dal suo lancio.
La bellissima F12berlinetta è stata un'altra opera di design davvero innovativa, con i suoi meravigliosi fari a LED che hanno conferito all'auto un aspetto unico
E i successi non mancano nemmeno negli anni 2000: la F430, per esempio, era un’auto davvero splendida, che si ispirava al design della Ferrari Enzo per i fanali posteriori e il cofano motore e riprendeva alcune innovazioni dai modelli classici delle monoposto di F1 degli anni Sessanta.
Il vero balzo in avanti avvenne con la F12berlinetta nel 2012, un’auto dal look incredibile con un nuovo motore V12 montato anteriormente, un propulsore da 6,3 litri che sprigionava una potenza colossale di 730 cavalli. Progettata da Pininfarina in collaborazione con il Centro Stile Ferrari, era a quel tempo la vettura più efficiente dal punto di vista aerodinamico mai realizzata dalla Casa di Maranello.