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Passione

Un libro straordinario

Questa nuova pubblicazione in edizione limitata, dedicata alla storia della Casa di Maranello nelle gare Endurance, è una vera e propria opera d’arte

La 24 Heures du Mans, per chiamarla con il nome corretto, celebra quest’anno il suo centenario. Per molti, si tratta della gara più prestigiosa a livello mondiale, il connubio perfetto tra ingegneria motoristica e audacia a livello umano. 100 anni rappresentano, naturalmente, un traguardo importante. 

Ma la gara di quest’anno offrirà anche un altro momento emozionante: dopo una pausa lunga 50 anni, si celebra l’attesissimo ritorno di Ferrari nella classe regina del World Endurance Championship (WEC) con l’inedita 499P. 

Mentre questa vettura e il team di persone che hanno l’onore di condurla in pista stanno già scrivendo nuovi capitoli di storia, questo è il momento ideale per ripercorrere il glorioso passato della Casa di Maranello in questa sensazionale categoria del motorsport. Diamo quindi il benvenuto a un nuovo importante libro, intitolato semplicemente “Ferrari Endurance”. 

Da dove iniziamo? Ebbene, si tratta di una pubblicazione ufficiale Ferrari, creata da un team dedicato a Maranello che ha avuto accesso a tutte le fonti e i materiali più significativi. Inoltre, è stata prodotta seguendo i medesimi standard elevati delle vetture stradali Ferrari. 

La custodia in fibra di carbonio è realizzata utilizzando gli stessi materiali delle ultime Hypercar Ferrari, mentre il libro stesso è rilegato in alluminio e limitato a sole 99 copie numerate, con una prefazione esclusiva scritta dal presidente John Elkann

Il formato è a dir poco straordinario, avendo come obiettivo quello di creare qualcosa che sia un libro e, al contempo, un’opera d’arte o una scultura. Ferrari Endurance è caratterizzato da dimensioni extra-large ed è stampato su carta di finissima qualità, abbinata a una rilegatura in alluminio innovativa e tecnicamente sofisticata. Ma la vera perla è la custodia in cui il libro è racchiuso. 

Progettata dal direttore creativo Joel Berg, che ha anche supervisionato l’impostazione estetica della pubblicazione, è realizzata in fibra di carbonio e prodotta secondo le stesse specifiche dei materiali compositi che vengono impiegati per realizzare le carrozzerie delle hypercar Ferrari e delle vetture della serie Icona. Di conseguenza, risulta leggera ma strutturalmente rigida; offre una particolare sensazione al tatto e un impatto a livello tecnico raramente, se non addirittura mai, ammirati prima in un libro. 

Un’ulteriore chicca:  la custodia del libro è caratterizzata da una presa d’aria, simile nella forma al condotto NACA presente sulla fiancata della Ferrari 512 BB. È rifinita nello stesso colore Rosso Corsa di numerose auto da corsa della Casa di Maranello più famose, con l’aggiunta della scritta “Prova” impressa sul retro. Come oggetto, “Ferrari Endurance” è un must assoluto per tutti gli autentici appassionati delle Rosse. Attenzione, però: per metterlo in mostra in modo adeguato, non basta un semplice tavolino da caffè. (Degno di nota è anche il numero delle pagine del libro: con 312 pagine, vuole essere un tributo alla 312 PB che pose fine alla partecipazione ufficiale della Scuderia Ferrari alle competizioni di endurance, vincendo 10 gare e dominando la stagione 1972).

Le Ferrari storiche da corsa mostrate nel libro sono numerose: dalla 166 MM di Luigi Chinetti alla 312 PB disegnata da Mauro Forghieri, fino alla Daytona SP3, la potente hypercar V12 che ha reso omaggio alla famosa parata delle tre Ferrari a Daytona nel 1967

Inutile dire che la storia di Ferrari nelle gare di endurance è altrettanto avvincente. Il curatore dell’opera è il giornalista, autore e conduttore televisivo Jason Barlow, a cui è stato affidato il tanto invidiabile quanto impegnativo compito di fare rivivere gli eventi più significativi, le persone e le vetture che contraddistinguono Ferrari come una delle principali Case automobilistiche che hanno preso parte alle gare di endurance. La prima vittoria delle Rosse a Le Mans risale al 1949, solo due anni dopo che Enzo Ferrari aveva iniziato a produrre auto con il suo nome. 

Il merito di quella vittoria spetta a Luigi Chinetti, che guidò la sua 166 MM Barchetta praticamente da solo (il suo co-pilota fu indisposto per la maggior parte della gara). Da lì fino ad arrivare alla 312 PB, passando per vetture come la 375 Plus, la 250 Testa Rossa, la 250 GTO, la 330 P3/4 e molte altre ancora... (I)Ferrari Endurance(I) rende omaggio a tutte, illustrando quelle più emblematiche con una serie di sensazionali dettagli fotografici. È difficile credere che 25 anni appena separino l’apparentemente delicata 166 MM dalla brutale 312 PB. 

L’ascesa delle Rosse negli anni Cinquanta e Sessanta si intreccia con i memorabili successi della Casa di Maranello ottenuti nelle gare di endurance, non solo a Le Mans ma in innumerevoli circuiti di tutto il mondo. Ferrari divenne un brand particolarmente ambito per una generazione emergente di “gentleman driver”, le cui gesta in pista si rifletterono nell’evoluzione delle straordinarie vetture stradali Ferrari: non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti. 

I dettagli sulla custodia includono un riferimento alla presa d'aria NACA che si trova sul lato della Ferrari 512 BB

“Ferrari Endurance” narra anche la storia dei personaggi incredibilmente coraggiosi che hanno corso con queste auto in un’epoca in cui la sicurezza non era certo una priorità. Inoltre, il libro è un omaggio ai numerosi team e alle tante persone che hanno mantenuto vivo l’interesse dopo che, nel 1973, Ferrari decise di ritirarsi dalle competizioni di endurance di alto livello per concentrarsi sulla F1. 

Tra gli altri highlight figurano un capitolo dedicato all’ultima vettura Icona, la Ferrari Daytona SP3, fotografata in esclusiva sul leggendario circuito del Nürburgring, un resoconto dal vivo del debutto della 499P nella prima gara della stagione del WEC 2023 a Sebring e una straordinaria catalogazione completa di tutte le vittorie Ferrari nelle gare di endurance dal 1947 al 2022. 

La prima edizione, racchiusa nella custodia in carbonio, è disponibile in tiratura limitata di appena 99 copie numerate. Non lasciatevela sfuggire.