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23 dic 2024Magazine, Passion

ISPIRATA DAL PASSATO

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ISPIRATA DAL PASSATO

La nuova Daytona SP3 di Piero Ferrari con i colori di una 250 LM

“Quando si è trattato di configurare la mia Daytona SP3 mi sono chiesto se farla rossa come le mie supercar oppure legarmi a qualche ricordo del passato. Alla fine ho scelto quest’ultima opzione.” Piero Ferrari è seduto alla scrivania del suo ufficio, lo stesso che fu di suo padre Enzo accanto all’ingresso storico. E racconta qual è stata l’ispirazione che lo ha portato a scegliere colore, livrea e interni della sua ultima vettura.




Guarda Piero Ferrari alla guida della sua Daytona SP3 sulla pista di Fiorano




“Era il novembre 1965 e io avevo appena iniziato a lavorare in azienda. L’anno precedente la Ferrari aveva vinto il Mondiale di Formula 1 con John Surtees e la monoposto era bianca con la livrea blu della scuderia NART di Luigi Chinetti. Questo successo è anche legato a un’altra vettura: Pininfarina infatti realizzò un esemplare unico di una 250 LM con appunto livrea bianca e blu e interni rossi. E questa è stata l’ispirazione per la mia Daytona SP3: un richiamo al passato per un modello dal designo molto moderno e sportivo, dotata di un 12 cilindri capace di regalare grandi soddisfazioni.”




Da sinistra: la Daytona SP3 di Piero Ferrari trae ispirazione dal modello 250 LM con livrea NART bianca e blu, arricchita da dettagli e design completamente moderni




E quell’ispirazione l’ingegner Ferrari l’ha voluta anche nel suo ufficio, in un quadro appeso dietro la sua scrivania: “Quando ho deciso per questa livrea, ho chiesto a un amico artista, Enrico Ghinato, di dipingerla per me e lui mi ha consegnato l’opera poco prima che mi arrivasse la Daytona SP3.”




Piero Ferrari nel suo ufficio con il quadro che raffigura la 250 LM – ispirazione per la Daytona SP3 – appeso dietro la scrivania




Quando ha ricevuto la sua nuova vettura, Piero Ferrari ne ha approfittato anche per un test sulla pista di casa: “Quello di Fiorano è stato un buon battesimo: poterla provare in quella condizione di libertà e sicurezza mi ha regalato belle sensazioni. Adesso l’ho rimessa in garage e penso che in futuro la userò per le occasioni importanti.”




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