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RITORNO ALLA REALTÀ

30 giugno 2020

Davide Marchi

Le gare di Formula 1 torneranno finalmente il 5 luglio. Con i circuiti temporaneamente chiusi, i nostri piloti hanno trovato una valida alternativa per allenarsi: ecco come il nostro “team”– da Charles Leclerc, fino ai giovani talenti della Ferrari Driver Academy e ai sim driver professionisti – si è tenuto in forma grazie ai simulatori. Senza perdere il gusto per la vittoria


La pandemia scoppiata in Cina alla fine del 2019 e che ha raggiunto l’Europa alla fine dell’inverno appena trascorso, ha stravolto il calendario della Formula 1 di quest’anno. Con l’intero Circus fermo, i piloti di Formula 1 Charles Leclerc e Sebastian Vettel – e tutti i piloti della Ferrari Driver Academy in gara nelle categorie cadette – sono dovuti rimanere a casa. Questo tuttavia non significa che i vari talenti della Scuderia se ne siano stati seduti con le mani in mano: ognuno di loro si è trovato su un simulatore, al volante di un’auto virtuale. Il brivido della velocità è semplicemente troppo forte per chi è abituato ad avere l’abitacolo di una vettura come ufficio.

Anche quelli come Charles Leclerc e Sebastian Vettel che non avevano un simulatore a casa, si sono affrettati per procurarselo. Queste macchine non assomigliano minimamente al “ragno” di Maranello, così viene chiamato il simulatore della Ferrari Driver Academy dagli allievi. Ma non c’è niente di meglio, perché si tratta di un valido aiuto per i piloti per non perdere il feeling con la guida, tiene allenati i riflessi e, soprattutto, permette loro di “incontrare” gli amici del paddock e sfidarli in un’ampia varietà di gare. 

Vedendo il grande successo riscosso dalle gare online e percependone un’opportunità, gli organizzatori della F1 hanno deciso di fare un tentativo con le corse sul web. Ecco come è nato “We Race On”, il nuovo programma che ha sostituito i reali GP posticipati a causa della Covid-19 con gare virtuali. Tutti i team sono stati invitati a partecipare e Ferrari ha accettato la sfida, scendendo in pista con il suo FDA Hublot Esports Team, nato proprio un anno fa con l’obiettivo specifico di partecipare ai campionati di Esports. Due le categorie previste per la competizione: Pro Exhibition Race, riservata ai sim driver professionisti, come David Tonizza e il nuovo arrivato in FDA Enzo Bonito; e Virtual GP, che ha visto sfidarsi veri piloti di F1, “vecchie glorie” dell’automobilismo e celebrity di altri sport e dello star system.

Leclerc è partito subito con il suo simulatore e si è allenato con Tonizza e Bonito. I due campioni dell’esport non sono mai stati così richiesti dalla Scuderia piloti, che desiderava scoprire tutti i segreti per andare più veloce nelle gare virtuali. “Mi hanno messo in contatto con Charles e altri piloti professionisti della Ferrari Driver Academy, per poter spiegare loro le tecniche di guida per ottenere il massimo dai simulatori,” racconta Tonizza, campione in carica del campionato F1 eSports. “Sono rimasto subito molto colpito dalla professionalità. Nessun atteggiamento ‘di superiorità’, nessuna sottovalutazione delle difficoltà”.

Dopo un po’ di pratica, il pilota monegasco ha raggiunto il resto del gruppo della F1 virtuale, per il secondo appuntamento della stagione. Accanto a Leclerc, nel Gran Premio virtuale del Vietnam (che ha utilizzato il circuito di Melbourne, poiché nell’ultima edizione di F1, quella del 2019, non era presente il circuito di Hanoi), c’era nientemeno che suo fratello Arthur. Charles, che nel frattempo era diventato un utente esperto di Twitch (il servizio multiplayer di Amazon online e piattaforma preferita dai sim driver), ha vinto sia la gara di debutto sia il GP virtuale della Cina. Il pilota monegasco ha già vinto, nella realtà, due GP. Non dimentichiamo che dopotutto, è un ragazzo di 22 anni e ha capito immediatamente che il mondo dei video game è un buon modo per rimanere in contatto con le persone.

Oltre alle sessioni sul simulatore, Leclerc alternava sedute di allenamento a iniziative sociali, come quando ha consegnato i pasti a un gruppo di anziani a Monaco. “Quello che è successo è terribile,” dice il giovane pilota. “Credo che noi piloti, come altri atleti, abbiamo il dovere di portare un po’ di positività in queste settimane buie. Ho notato che le persone si sono divertite a guardarmi giocare, gli piaceva il modo in cui interagivo con loro tra una gara e l’altra. Così ho deciso di essere il più attivo possibile e cercare di trasmettere un po’ di tranquillità e spensieratezza”. Per divertire i suoi follower, una volta ha addirittura corso una gara virtuale travestito da banana.

Molti degli altri piloti della Ferrari Driver Academy hanno raggiunto Leclerc nel programma di GP virtuale “We Race On”: da Callum Ilott a Enzo Fittipaldi, dal fratello di Charles, Arthur, ad Antonio Fuoco, il suo ex compagno di squadra della scuderia Prema di Formula 2, attualmente allenatore alla Ferrari Driver Academy. Anche Sebastian Vettel si è messo in gioco, partecipando alla rievocazione di una gara storica, al volante di una Brabham virtuale. Mentre il mondo attendeva che si riaccendessero i motori della Formula 1, l’Eracing ha saziato la voglia di brivido e adrenalina dei tifosi. Adesso è il momento di tornare alla realtà, non quella virtuale.