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08 ago 2019Passion

Una coppia perfetta

08 agosto 2019

Kevin M. Buckley

Una capsule di calzature realizzate da Berluti per il ferrarista che ama l’eleganza


Quando Ferrari e Berluti hanno unito le forze per realizzare una nuova ed esclusiva collezione di calzature, sono partite da valori comuni come la tradizione e la tecnologia, tratti identitari delle due griffe ammirate in tutto il mondo. La capsule collection Ferrari Limited Edition è composta da tre modelli: una Slip-on, uno stivaletto Chelsea, e una scarpa Oxford con lacci nascosti.

La storia del progetto risale all’inizio di questo secolo, quando un giovane studente italiano e un affascinante francese della stessa età si conoscono nel palazzo parigino in cui vivono.

Per i due, poco più che ventenni, non era raro imbattersi in ascensore con vicini di casa illustri come il campione del mondo di calcio Michel Platini. Ma nessuno avrebbe previsto che una ventina di anni più tardi John Elkann e Antoine Arnault si sarebbero ritrovati rispettivamente nei ruoli di presidente di Ferrari e CEO di Berluti, a stringere una collaborazione tra due griffe del lusso di prestigio mondiale.

Una visita guidata nei locali della Manifattura Berluti nei pressi di Ferrara ripercorre le principali fasi di produzione: selezione, taglio, preparazione, orlatura, montaggio e finissaggio. Per queste calzature viene utilizzata solo la più pregiata pelle Venezia, resistente e malleabile allo stesso tempo, dopo aver superato una rigorosa selezione.

Macchine sofisticate consentono di levigare e pressare la pelle con sorprendente precisione. “Qui è tutta una questione di millimetri”, ci spiegano nel settore in cui la macchina spaccapelle riesce a ridurre lo spessore degli strati fino a mezzo millimetro. È inevitabile trovare analogie con un altro mondo dominato dalla precisione: quello di Maranello. 

Dopo la fase di orlatura, viene inserita una leggera struttura scheletrata. A questo punto la pelle viene modellata direttamente sulla forma in legno e i chiodi di fissaggio vengono fissati accuratamente. Dopo di che, il modello viene interamente pressato e stirato dai bracci metallici di una macchina, impostata con attenzione dall’ultimo artigiano specializzato della catena.

Il know-how di Berluti consiste anche nell’accurata regolazione della durata e la temperatura del forno in cui ogni scarpa viene inserita per essere sottoposta a un getto di vapore caldo, che stabilizza la calzatura montata sulla forma. Gli artigiani sanno bene quale tipo di ago, tra le decine disponibili, sia il più adatto per cucire ogni pelle. Persino la tensione del filo è calcolata con precisione. Tutti questi scrupolosi dettagli sono memorizzati in un singolo “master file” per ogni scarpa, l’equivalente nel mondo delle calzature degli archivi del Dipartimento Ferrari Classiche di Maranello, consentendo di realizzare una riproduzione esatta su richiesta del Cliente.

La fase finale illustra una delle caratteristiche distintive di Berluti: la patinatura, un processo segreto di colorazione variegata e sfumata in cui l’artigiano impiega circa novanta minuti per applicare a mano la colorazione ad ogni scarpa.

Con circa cento tonalità di colore disponibili, ciascuna racchiusa in piccole bottiglie di vetro, le possibilità di scelta nel creare una colorazione unica risultano praticamente illimitate. Ogni scarpa presenta una linea rossa che evidenzia il profilo posteriore della suola; il logo del Cavallino Rampante si impenna sul tallone, “spoiler” in fibra di carbonio impreziosiscono il collo della scarpa; i motivi impunturati richiamano le cuciture dei sedili Ferrari. Sotto il tallone è inserito un elemento trasparente, ingegnoso richiamo al lunotto posteriore della Ferrari F40 e al cofano motore della nuova F8 Tributo.

Per la superficie high-tech della suola esterna è stata scelta la stessa fibra di carbonio Twill 2 x 2 presente a bordo delle Rosse a garanzia di maggiore grip. In direzione della punta, la superficie della fibra di carbonio presenta una finitura pensata per ottimizzarne flessibilità e resistenza. Osservando la scarpa da vicino si nota che la luce naturale, più che riflettersi sulla finitura patinata, sembra attraversarla creando un elegante effetto di movimento.

Il fatto che la Manifattura Berluti si trovi a meno di 100 km da Maranello non fa che accrescere il fascino di questo progetto congiunto. Uno dei maestri artigiani ci sussurra: “Basta guardare una di queste scarpe per sentire che è come una Ferrari”.

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