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03 ago 2023Magazine, Cars

Un sogno che si accende

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Un sogno che si accende

Dall’innovativo gruppo propulsore ibrido della 296 GTB allo sviluppo del primo modello a batteria, la rivoluzione elettrica di Ferrari procede la sua marcia inarrestabile

Testo: Jason Barlow - Video: Rowan Jacobs/Ollie McIntyre

“La prima Ferrari elettrica attingerà al nostro retaggio sportivo e si avvarrà di un più ampio bacino tecnico, preservando tutte le sue caratteristiche di autenticità e coerenza”, ha confermato Benedetto Vigna, CEO Ferrari. “Dal giorno del mio arrivo sono stato davvero soddisfatto di come le mie conoscenze in ambito tecnologico, la mia esperienza e la mia rete si sono sommate al più che encomiabile lavoro del team”. 

Ferrari punta alla neutralità carbonica entro il 2030 e, pur non abbandonando la tecnologia a combustione interna, sta facendo passi da gigante verso l’elettrificazione. Entro il 2026, circa il 60% dell'offerta Ferrari sarà ripartita fra auto ibride e auto esclusivamente elettriche. Per dirla tutta, al momento è in costruzione un nuovo edificio, una struttura apposita che si occuperà principalmente della produzione di motori elettrici, pacchi batterie e convertitori di potenza. 




Questo video traccia i progressi di Ferrari nel processo di elettrificazione, con un assaggio di ciò che verrà




In tema di elettrificazione, poi, Ferrari mantiene fede al suo retaggio sportivo, concentrandosi su risparmio di peso, prestazioni ed esperienza di guida ineguagliabile, grazie a un processo che vedrà moduli batterie realizzati a mano integrati nel telaio delle vetture nelle linee di produzione a Maranello.

Ferrari è famosa anche per il suono vibrante dei suoi motori. Il funzionamento dei gruppi propulsori elettrici è estremamente silenzioso e regolare, quindi perfetto per la maggior parte delle applicazioni automobilistiche. Ma dalle supercar sportive ci si aspettano grandi emozioni, che non possono non essere accompagnate da una colonna sonora soddisfacente e armoniosa. 

Si tratta della linfa vitale di Ferrari dal momento in cui la primissima vettura è uscita dai cancelli della fabbrica nel 1947. Quindi, i progettisti Ferrari stanno lavorando su “suoni distintivi” per le vetture elettriche che suscitino emozione e siano in grado di rivaleggiare con il famoso sound generato dai motori a combustione. Accontentarsi di una messinscena non rientra nel modus operandi di Ferrari. A Maranello le cose si fanno sul serio. 




Lanciata nel 2013, LaFerrari è stata la prima vettura del Cavallino dotata di un propulsore ibrido da 963 CV capace di spingere l'auto a 200 km/h in 6,9 secondi




Il passaggio all’elettrificazione non è una trasformazione che avviene da un giorno all’altro. Come testimonia il radicamento nella Formula Uno, da molto tempo è in corso un notevole trasferimento di tecnologia dalle attività motoristiche di Ferrari alle sue auto stradali. La F1 ha adottato il sistema di recupero dell’energia cinetica nel 2009; l’energia dispersa in frenata veniva recuperata, immagazzinata in una batteria e riutilizzata. 

La prima auto stradale ibrida Ferrari è arrivata nel 2013 nelle vesti della formidabile LaFerrari, una ipercar con carrozzeria in fibra di carbonio che, grazie ai suoi peculiari cavi ad alta tensione arancioni e al motore elettrico affiancato al motore endotermico, era in grado di aggiungere i 163 CV generati dall’energia elettrica agli 800 CV del V12 da 6,3 litri. 




Nel 2020 la Ferrari ha avviato la produzione della SF90 Stradale, una supercar che raggiunge i 100 km/h in 2,5 secondi grazie alla combinazione del motore V8 e 120 KW di potenza elettrica




Nel 2020, la SF90 Stradale si è spinta persino oltre. L’ultima versione, la SF90 XX Stradale, è alimentata da un V8 biturbo da 4 litri che eroga 797 CV a 7.900 giri/min. Ma si avvale anche di tre motori elettrici, due sull’asse anteriore e uno al posteriore che riesce a infilarsi tra motore e cambio, aggiungendo ulteriori 233 CV per raggiungere prestazioni stellari. 

La SF90 XX Stradale può percorrere circa 18 km silenziosamente in modalità elettrica, una sensazione sorprendente durante la marcia e sconcertante per chi la vede passare. Oltre a potenziare l’efficienza e a ridurre le emissioni, l’energia risparmiata viene anche utilizzata per migliorare la guidabilità della vettura grazie al torque vectoring. Inoltre non c’è la retromarcia: avviene tutto elettricamente. 




Nel 2022 è stata svelata la 296 GTB, una berlinetta con motore ibrido che combina un motore a combustione interna V6 con un motore elettrico PHEV




E questa forse è la caratteristica principale che l’elettrificazione porta in Ferrari: la larghezza di banda extra. I progettisti possono sfruttare un’ulteriore fonte di energia, il cui prodotto viene convogliato nella rete complessiva dell’auto in modo tale da potenziare ogni aspetto del suo comportamento. 

Ai più scettici non resta che mostrare la 296 GTB, uno degli ibridi più convincenti mai realizzati. Il suo V6 endotermico turbocompresso da 2,9 litri ha una configurazione a V interna calda a 120°, quindi larga e ribassata in modo da ottimizzare il baricentro. Questo motore, che genera da solo 654 CV, è collegato a un cambio a doppia frizione a otto rapporti straordinariamente veloce e a un differenziale elettronico, integrato da un motore elettrico posteriore che genera altri 165 CV. 




Quest'anno le prestazioni della SF90 Stradale sono state spinte ancora più avanti con la SF90 XX Stradale e la SF90 XX Spider, che abbinano il motore V8 da 3,9 litri a tre motori elettrici per produrre 1030 CV




In modalità “qualifica”, la 296 GTB può sfruttare complessivamente 830 CV, grazie al funzionamento congiunto di motore a combustione e motore elettrico; ciò avviene grazie a una frizione aggiuntiva posizionata tra i due sistemi di propulsione, che li disaccoppia quando l’auto marcia in modalità esclusivamente elettrica.

Il motore elettrico è alimentato da una batteria ad alta tensione da 7,45 kWh. Ferrari utilizza un dispositivo denominato TMA (transition manager actuator) che supervisiona e ottimizza il flusso di energia tra motore elettrico e motore endotermico, con un software proprietario che assicura regolarità e immediatezza. Due mondi perfettamente armonizzati.




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