La 296 GTB è pura rivoluzione: la prima Ferrari ibrida a trazione posteriore dotata di un motore V6. Il passo corto e il baricentro molto basso la rendono reattiva e incredibilmente divertente da guidare
Per quanto possa sembrare che non ci sia niente di nuovo sotto il sole, una luce sfavilla brillante oltre i cancelli di Maranello. Perché qualcosa di decisamente nuovo sta per attraversarli. Si potrebbe definire una vera e propria rivoluzione: la prima stradale con motore V6 con lo stemma del Cavallino Rampante e la prima Ferrari elettrica ibrida plug-in (PHEV) a trazione posteriore.
I dati fondamentali della 296 GTB sono davvero impressionanti: una potenza totale di 830 CV; il record mondiale di potenza specifica per un motore da vettura stradale prodotto in serie, con 221 CV/litro; la capacità di arrivare a 8.500 giri/min e un rapporto peso/potenza leader della categoria di 1,77 kg/CV.
La Ferrari 296 GTB è messa alla prova lungo il Furkelpass - Passo Furcia
Tuttavia, i dati più significativi fanno riferimento alla qualità più che alla quantità, perché quest’auto è destinata a suscitare passioni, emozioni e sentimenti profondi. In poche parole, la 296 GTB rappresenta la massima espressione della filosofia incentrata sul piacere di guida che Ferrari applica a tutta la sua gamma. In altre parole, potremmo dire che se la SF90 Stradale punta tutto sulle prestazioni, la 296 GTB punta tutto sulle emozioni.
Ma cosa si intende esattamente per “piacere di guida”? Ce lo spiega Michael Leiters, Chief Technology Officer: “Abbiamo identificato tre elementi perfettamente misurabili: suono, accelerazione percepita e go-kart feeling. Ciascun elemento fa la propria parte nell’offrire quella sensazione di divertimento alla guida: si percepisce non appena ci si mette al volante”.
Innovazione in movimento. Osserva la maneggevolezza e la precisione della 296 GTB mentre il motore V6 e la potenza elettrica lavorano insieme in totale armonia
Partendo dalla sonorità, Leiters afferma: “Il V6 raggiunge livelli assolutamente inediti per un motore turbo. I nostri V12 permettono di distinguere ogni detonazione con grande chiarezza, e in questo senso il V6 è uguale: somiglia più a un motore aspirato che a un turbo. È vera e propria musica”.
Passando all’accelerazione percepita, Leiters prosegue: “Il tempo impiegato per andare da 0 a 100 non è tutto: bisogna passare dai bassi agli alti regimi in una progressione lineare di potenza e coppia, con un aumento costante. Abbiamo lavorato molto sul turbocompressore per offrire una risposta rapida e la migliore combinazione possibile di potenza ed efficienza senza turbo lag”.
E il go-kart feeling? “È quando ogni comando viene percepito in maniera diretta e controllabile nella reazione dell’auto”, spiega Leiters. “Il nostro obiettivo era di rendere la nuova 296 GTB più compatta, più leggera e con un baricentro più basso. Per il passo corto ci serviva necessariamente un V6 e l’unica opzione per ottenere un baricentro più basso di circa 10 millimetri rispetto alla F8 Tributo era il nostro innovativo V6 a 120 gradi”.
La nuova Ferrari ibrida parcheggiata davanti al centro di arrampicata di Brunico; dettagli della parte posteriore della Ferrari 250 LM; un abitacolo accogliente per i conducenti in cerca di divertimento; la sofisticata aerodinamica include uno spoiler posteriore attivo ispirato alla LaFerrari per aumentare la deportanza
Un ulteriore esempio è rappresentato dal nuovo sensore dinamico a sei vie di Ferrari: una prima mondiale che fornisce dati incredibilmente complessi e precisi sul comportamento della vettura, consentendo ai sistemi di controllo di reagire nel modo più mirato possibile.
Il fatto che nessuna delle appendici aerodinamiche interrompa il profilo puro e raffinato della vettura è di per sé un risultato straordinario, che però nulla toglie al livello di raffinatezza aerodinamica a bordo. “Ottenere un’elevata deportanza era un obiettivo molto importante per noi”, afferma Leiters. “Al centro del paraurti anteriore abbiamo integrato una soluzione impiegata in Formula 1, chiamata ‘tea tray’ (vassoio da tè), che crea dei vortici per aumentare la deportanza. Anche lo spoiler posteriore attivo ispirato alla LaFerrari migliora la deportanza, massimizzando la maneggevolezza e la frenata ad alte velocità”.
Le strade alpine vicino a Brunico, in Alto Adige, offrono condizioni di guida impareggiabili
Dato il chiaro orientamento al piacere di guida della 296 GTB, il pacchetto Assetto Fiorano sarà con ogni probabilità un’opzione molto popolare. Con i suoi ammortizzatori da pista, il pacchetto aerodinamico ad elevata deportanza, il lunotto posteriore in Lexan e i componenti leggeri in fibra di carbonio, questa soluzione esalta non solo la sportività ma anche il design, essendo ordinabile in una livrea esclusiva.
Quando gli viene chiesto quale aspetto della 296 GTB lo rende più orgoglioso, Leiters risponde senza indugi: “Senza alcun dubbio il motore V6. Abbiamo finalmente una nuova famiglia di motori e l’idea di un V6 ibrido è sempre stata saldamente radicata nella mentalità Ferrari. Penso sempre a come migliorare il modello successivo e sono estremamente soddisfatto di ciò che siamo riusciti a ottenere”.