Uno dei principali punti di forza che contraddistingue la Casa di Maranello è l’impareggiabile sinergia che esiste tra il Centro Stile e il reparto responsabile dell’aerodinamica. Abbinando questo rapporto di cooperazione – frutto di un duro lavoro – al fatto che a Maranello tutti i reparti dedicati all’attività di sviluppo si trovano a pochi metri l’uno dall’altro, si inizia a comprendere la capacità di Ferrari di realizzare le auto più belle del mondo senza dovere scendere ad alcun compromesso in termini di prestazioni.
Due nuove vetture – la nuova Ferrari SF90 XX Stradale e la Ferrari SF90 XX Spider – sono la chiara dimostrazione che ciò è realizzabile. Rappresentano, infatti, le versioni più estreme della SF90 Stradale, un’auto che già di per sé si spinge al limite in quanto a prestazioni, dinamica di guida e aerodinamica. Chiunque abbia avuto la fortuna di guidarne una, soprattutto in pista, potrebbe chiedersi cosa sia ancora possibile “spremere” da questa vettura. La risposta è: molto. Più potenza, più deportanza aerodinamica, più interattività con il guidatore, più tecnologia.
Pur rimanendo un’auto stradale, la SF90 XX Stradale sfoggia il look grintoso ed esprime il know-how ingegneristico tipici di una vettura progettata per dare il meglio di sé in pista. Oltre ad avere attinto all'esperienza delle gare GT e di F1, è anche frutto dell’ormai consolidato XX Programme per Clienti Ferrari incentrato sulla pista. È una sinfonia di prese d’aria, condotti, diffusori e, forse, soprattutto appendici aerodinamiche.
La parte posteriore presenta un nuovo profilo a “coda lunga” ed è caratterizzata da un design stile “trimarano”. La configurazione multilayer enfatizza la larghezza e l’assetto dell’auto. Dietro le ruote spiccano prese d’aria posteriori ancora più imponenti, con l’aggiunta di due tubi di scarico centrali. Le prese d’aria per gli intercooler dei turbocompressori sono, a loro volta, più grandi e, quindi, in grado di convogliare l’aria in modo ancora più efficiente.
Tuttavia, il layer che genererà un milione di ricerche su Internet è rappresentato dall’enorme ala posteriore fissa: la prima ad essere ammirata su una Ferrari omologata per la circolazione su strada dopo la F50 del 1995, divenuta ormai un’autentica icona. Al posto dei doppi fanali posteriori della SF90 Stradale, la SF90 XX Stradale sfoggia una barra luminosa. Inoltre, è presente un altro spoiler “dopato”, simile a quello della vettura esistente, che funziona in sinergia con un sistema aerodinamico attivo denominato shut-off Gurney.
La forma della nuova ala è stata influenzata dalla necessità di gestire il cosiddetto campo di pressione, creato dal modo in cui l’ala interagisce con l’ala shut-off più piccola. Sono disponibili due differenti configurazioni: LD (Low Drag), che riduce al minimo la resistenza all’avanzamento per garantire prestazioni ancora più elevate in rettilineo, e HD (High Downforce), che fa esattamente quello che dice, ovvero genera 315 kg di deportanza a 250 km/h, per offrire una velocità e una stabilità in curva senza eguali.
L’ala anteriore mantiene la forma a freccia, ma due nuovi profili alari verticali conferiscono alla vettura un aspetto ancora più geometrico. Sono state introdotte due nuove appendici alari inferiori che sembrano galleggiare all’interno delle prese d’aria. Per realizzare la sezione inferiore della nuova vettura, si è fatto maggior ricorso alla fibra di carbonio, che ne enfatizza il carattere prettamente tecnico. È stato adottato anche un nuovo splitter anteriore, più largo rispetto a quello della SF90 Stradale, in grado di generare un potente flusso d’aria sotto la vettura. Il sottoscocca della SF90 XX Stradale – di rilevanza fondamentale ai fini delle sue doti aerodinamiche – è stato, a sua volta, sostanzialmente riprogettato. Questo elemento non è, per ovvie ragioni, facilmente visibile, mentre sono più evidenti i nuovi S-Duct ai lati dei soffiaggi del cofano e delle alettature ricavate sul passaruota anteriore, che ripuliscono l’aria turbolenta, aumentando il carico aerodinamico sulle ruote anteriori.
Sono tutti dettagli di natura scientifica, ma – in ultima analisi – si tratta di offrire armonia e coerenza nelle risposte a chi è al volante. Questi due principi si applicano anche al gruppo propulsore ibrido riprogettato della SF90 XX Stradale. Il V8 biturbo da 4.0 litri sprigiona 797 CV a 7.900 giri/min, ma, come in precedenza, è rinvigorito dall’aggiunta di tre motori elettrici: due sull’asse anteriore e il terzo posizionato nella parte posteriore tra motore e cambio, che erogano altri 233 CV, per una potenza massima di sistema pari a 1.030 CV, 30 in più rispetto alla SF90 Stradale. È stato possibile ottenere questo incremento ottimizzando l’impianto di scarico e lavorando sulle camere di combustione.
Il know-how degli ingegneri Ferrari in materia di software e la fluidità della frenata rigenerativa della SF90 Stradale nonché il “passaggio del testimone” senza soluzione di continuità tra l’assale elettrico anteriore, il cambio a doppia frizione a otto rapporti, il motore elettrico posteriore e il V8 a combustione raggiungono un inedito livello di eccellenza sulla SF90 XX Stradale. Sia il Ferrari Dynamic Enhancer 2.0 che il controller ABS EVO debuttano a bordo della nuova vettura, migliorandone la stabilità in fase di frenata ad alta velocità e in curva, mentre il Torque Vectoring e il Side Slip Control elettronico 1.0 fanno sì che, anche con 1.030 CV di potenza, la SF90 XX Stradale rimanga accessibile e facile da gestire quando la si spinge al limite.
Una nuova logica di controllo brevettata per la modalità “Qualifying mode” dell’eManettino, denominata extra boost, fornisce una dose supplementare di potenza, consentendo di guadagnare 0,25 secondi sul giro sul circuito di Fiorano. Anche l’impianto frenante a frizione è stato perfezionato con l’adozione di dischi dei freni posteriori maggiorati e pastiglie di nuova progettazione. Gli ingegneri della Casa di Maranello, sempre molto attenti all’aspetto imprescindibile legato all’intrattenimento sonoro, hanno fanno ricorso a nuovi materiali e rielaborato il motore per affinare la musicalità del sound generato dal V8, in particolare ai medi regimi. Inutile dire che è proprio in questa situazione che la SF90 XX Spider esprime il suo massimo, grazie al tetto rigido retrattile in grado di aprirsi a una velocità di 45 km/h per “dare il la” all’orchestra del V8.
Le modifiche apportate agli interni e l’impiego di nuovi materiali sottolineano il posto di spicco che la SF90 XX Stradale e la SF90 XX Spider occupano all’interno della dinastia delle supercar più estreme della Casa di Maranello, seguendo a ruota vetture del calibro della 488 Pista e della 812 Competizione. Si tratta di un’auto prodotta in serie limitata e così suddivisa: 799 SF90 XX Stradale e solo 599 Spider.
La SF90 XX Stradale rappresenta il connubio perfetto tra arte, doti ingegneristiche e tecnologia. Ma il suo spirito è, al contempo, più indomito che mai.