È bastato un breve viaggio in Sardegna per capire come la 296 GTB con motore V6 ibrido sia in grado di ridefinire completamente il piacere di guida, dal circuito alla guida su strada
Testo – Ross Brown Video – Maurizio Abis Montaggio - Oliver McIntyre
Il piccolo e costoso drone ronza pazientemente sopra di noi mentre il team installa la mini fotocamera Arri Alexa e il suo scintillante obiettivo Zeiss Prime.
Proprio dietro di noi, un grande SUV Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio con una telecamera montata su un lungo braccio sul tetto aspetta impaziente. Quando si tratta di kit costosi, non ci manca proprio niente.
Eppure, tra questo arsenale di telecamere, droni e veicoli extra, spicca un equipaggiamento fondamentale che non è altro che una tela tesa su supporti di metallo. È la tenda. E in quella tenda, nascosta da occhi indiscreti, c'è la star dello spettacolo: la rivoluzionaria Ferrari 296 GTB ibrida plug-in con motore V6 a 120°.
Così nuova da essere ancora chiamata con il codice 171, la 296 GTB è stata portata su quest’isola del Mediterraneo sotto una coltre di assoluta segretezza. In effetti, la Sardegna è stata scelta come location per le riprese solo per la posizione isolata che la caratterizza. Nonostante la sua vicinanza a Sassari, la seconda maggiore città dell’isola, il circuito di Mores sembra trovarsi in mezzo al nulla, mentre la litoranea a sud di Alghero, la seconda location per le riprese, dove ci troviamo oggi, è incredibilmente tranquilla, merito certamente della pandemia.
La tenda riservata per la pre-produzione della 296 GTB
C'è ancora un po' di traffico: facce curiose premute contro i finestrini che si chiedono il perché di tante persone attorno a una tenda. Il meteo non è dalla nostra parte: prima una pioggia leggera, poi il sole, dopo ancora il temporale… finalmente le nuvole si diradano, la polizia blocca la lunga strada tortuosa in entrambi i sensi, il collaudatore della Ferrari sale a bordo e preme il pulsante di avviamento. Come stiamo per scoprire, non c'è tenda al mondo che possa nascondere il meraviglioso sound di una 296 GTB.
Il motore V6 eroga una potenza inedita per un'auto di serie con 221 CV per litro e ruggisce, incredibilmente, come un V12 aspirato. In un attimo, come se nulla fosse, è già lontana. La combinazione tra configurazione V6 e motore elettrico eroga istantaneamente una potenza di 830 CV (il tempo di risposta del pedale dell'acceleratore è zero), lasciando il drone, l'auto che segue e tutti noi leggermente storditi. È bella, è rumorosa, è veloce e non c'è più.
Guarda il dietro le quinte della Ferrari 296 GTB in azione
C'è qualcosa di esilarante e allo stesso tempo terrificante nel seguire l'unica 296 GTB di pre-produzione al mondo lungo una strada tortuosa su un'isola mediterranea di medie dimensioni, a chilometri di distanza da qualsiasi luogo. Per le nostre esigenze di ripresa, l'auto ha bisogno di ruggire e anche se non raggiungeremo il limite di regime di 8500 giri/min, il conducente deve ancora spingere. Un errore e sarà tutto inutile. Non è cosa per i deboli di cuore: la Ferrari ha dato il meglio di sé e il suo volto è puro business mentre ulula oltre le nostre telecamere e lungo la costa, l'elegante Berlinetta rossa si staglia sull’incredibile sfondo blu brillante del mar Mediterraneo.
Un arsenale di telecamere, droni e veicoli extra a disposizione per catturare la magia della 296 GTB in movimento
Le radio gracchiano. La polizia deve riaprire la strada. La telecamera si ferma, il drone atterra e c'è un genuino senso di tristezza tra la squadra mentre l’avvincente colonna sonora scende di alcune ottave mentre l'auto svolta e si dirige verso la sicurezza della tenda. Dopotutto, non capita tutti i giorni di filmare una rivoluzione sulle strade costiere della Sardegna.