La tecnologia turbo occupa un posto d’onore nella tradizione ingegneristica Ferrari, grazie a numerosi titoli di Formula 1 e icone come la GTO e la F40 negli anni ’80. Negli ultimi cinque anni si sta affermando una nuova generazione di Ferrari stradali con turbocompressore.
Il cambiamento è stato trainato dalle nuove normative internazionali sulle emissioni, ma gli ingegneri Ferrari hanno impostato il progetto con un nuovo approccio alla tecnologia turbo per superare vincoli storici e tradizionali, come il turbo lag, il limitatore di giri e il sound non proprio entusiasmante. In questo modo Ferrari ha trasferito in una nuova famiglia di V8 turbocompressi – con varianti diverse e specifiche per ogni GT e auto sportiva – tutte le caratteristiche sviluppate, negli ultimi vent’anni, per i motori aspirati.
Gli ingegneri di Maranello hanno creato propulsori che combinano le classiche qualità del motore Ferrari, come la reattività fulminea, le prestazioni incredibili, le potenti accelerazioni a tutti i regimi e il sound esaltante, con i punti di forza della tecnologia turbo, come la riduzione delle emissioni e dei consumi, l’elevata potenza specifica e le dimensioni compatte.
I vantaggi sono stati subito evidenti: la California T del 2014 erogava 70 cv di potenza in più e registrava un aumento del 49% della coppia rispetto al suo predecessore ad aspirazione naturale, ma con un 20% in meno di emissioni di CO2. Un anno dopo, la 488 GTB ha dimostrato le potenzialità della nuova famiglia V8: con un motore più grande da 3,9 litri sprigionava 670 cv a 8.000 giri/min con un tempo di risposta all’acceleratore di soli 0,8 secondi a 2.000 giri/min.
I due motori avevano caratteristiche diverse ma condividevano principi importanti in grado di garantire non solo prestazioni da capogiro, ma anche una risposta all’acceleratore ultra nitida e un’intensa sonorità del motore. Il merito va alle numerose tecnologie all’avanguardia, non ultimo i turbo twin-scroll compatti che assicurano maggiore velocità di avvio riducendo turbo lag e tempi di risposta. L’albero motore piatto e il collettore di scarico con tubi della stessa lunghezza hanno migliorato la qualità sonora e hanno assicurato una maggiore potenza del sound all’aumentare dei giri motore.
Tra le funzionalità più innovative troviamo il Variable Boost Management. Al salire delle marce, la quantità di coppia erogata dal motore aumentava. La sensazione era quella di una accelerazione potente, come in un motore aspirato, combinata al consumo ottimizzato di carburante.
Lo sviluppo della famiglia di V8 Ferrari è proseguito a ritmo sostenuto sin dal lancio della California T e ha creato propulsori come l’incredibile motore da 720 cv della 488 Pista. Il motore della Pista, un’evoluzione estrema, ha potuto beneficiare di alcuni elementi della 488 Challenge da corsa, comprese tecnologie come i turbo con sensori di giri integrati e componenti leggeri che hanno ridotto il peso di 18 kg. Oltre la metà dei componenti era nuova rispetto alla 488 GTB, con tempi di risposta istantanei. Agli International Engine of the Year Awards è stato premiato come motore “Best of the Best” degli ultimi vent’anni.
Ferrari ha creato motori per soddisfare i requisiti specifici della Portofino, della F8 Tributo, della Roma e della Portofino M, e più recentemente ha lanciato un nuovo V8 da 4,0 litri per la SF90. La cilindrata è stata aumentata, l’impianto di aspirazione e scarico è stato completamente riprogettato e i turbo sono stati equipaggiati con valvole wastegate a controllo elettronico. Una testata di larghezza ridotta presenta l’iniettore posizionato centralmente e l’adozione, per la prima volta sul V8 Ferrari, del GDI a 350 bar.
Il risultato è una potenza erogata di 780 cv, pari a 195 cv per litro, che ancora una volta ha alzato l’asticella dei limiti prestazionali raggiungibili da questo tipo di architettura. Integrato con tre motori elettrici, il propulsore lavora in sinergia per erogare l’incredibile potenza di 1.000 cv: la SF90 segna un nuovo punto di riferimento in termini di prestazioni non solo rispetto alla gamma Ferrari, ma anche ai suoi concorrenti.
I progressi compiuti in cinque anni sono semplicemente strabilianti.