Ovviamente però non è solo il "gruppo" Eau Rouge-Radillon che permette ai piloti di segnare il miglior tempo. Spa infatti presenta una parte centrale del circuito decisamente interessante, caratterizzata com'è da una sequenza di curvoni veloci in appoggio intervallati da brevi rettilinei. Questa seconda trance è forse la più tecnica, dal momento che richiede al pilota una guida particolare onde evitare di finire in testacoda. Dopo il misto, all'uscita della insidiosa Stavelot, si ritorna nella storia, e precisamente nel suggestivo rettilineo nel bosco delle Ardenne, il Blanchimont, che porta alla Bus Stop, ultima curva del tracciato.
Ma il circuito del Belgio è famoso anche per le condizioni metereologiche - molto variabili - che spesso regalano ai piloti tratti bagnati e tratti asciutti, in una pista che misura quasi sette km!
Tra gli eventi principali si ricorda la celebre 24 Ore, una prova della lunghezza di un giorno, che ha inaugurato la struttura, riservata a vetture Turismo e che dal 2001 è stata estesa anche alle GT.
Dal 1950 è entrato a far parte del calendario della Formula 1, ospitando il Gran Premio del Belgio. La prima edizione del Gran Premio, quello d’Europa, risale invece al 1925. Le monoposto di Formula 1 hanno corso sul tracciato di Spa-Francorchamps salvo una parentesi negli anni 70, con lo spostamento del Gran Premio a Nivelles e a Zolder, per poi ritornare nel 1983.