È intitolato a “José Carlos Pace”, pilota automobilistico brasiliano con origini italiane, vincitore del Gran Premio di Formula 1 di casa nel 1975 e protagonista anche con le Ferrari a ruote coperte in coppia con Arturo Merzario.
Il layout dell’antico circuito, originariamente lungo quasi 8 chilometri, si caratterizzava per lunghi rettilinei e da un ampio ovale con curve sopraelevate da alta velocità.
Dall’inizio degli anni ’80 iniziarono lavori di rinnovo delle strutture e nel disegno della pista che terminarono nel 1990 quando l’autodromo tornò ad ospitare il gran premio di Formula 1. Ulteriori interventi vengono realizzati, sempre per aumentare i servizi e garantire maggiore sicurezza sia negli anni ‘90 che Duemila.
La parte iniziale più veloce venne esclusa dal circuito e usata come viabilità di servizio, mentre la prima curva è stata sostituita da una chicane in discesa, la cosiddetta “S do Senna”.
Dopo le modifiche apportate, la pista misura ora 4,309 chilometri ed è una delle poche che gira in senso antiorario. Caratterizzato da forti dislivelli, lunghi rettilinei e da diverse curve rapide, il circuito di San Paolo è considerato come uno dei più impegnativi per i piloti.
All’interno del tracciato è situato un circuito per kart intitolato a un altro pilota paulista, Ayrton Senna.
Interlagos, dal nome della zona in cui si trova. In portoghese significa tra i laghi, quelli artificiali di Lagoa dos Ingleses e Lagoa de Itapecerica.
Quindici curve di cui 10 a sinistra e 5 a destra.
È lungo 1,393 chilometri.
L’asfalto di Interlagos è noto per essere abrasivo ed irregolare, mettendo a dura prova gli pneumatici. Inoltre, le condizioni meteorologiche spesso instabili mutano anche le condizioni della superficie.
Bico de Pato, in italiano “Becco di papera” che gli dà la forma.
499P è il nome della Le Mans Hypercar con cui Ferrari ha affrontato il mondiale endurance FIA WEC nella top class a partire dalla stagione 2023, ed è un nome che evoca la storia della Casa del Cavallino Rampante.