A transitare per prima sotto la bandiera a scacchi, dopo aver completato 311 giri e raccogliendo l’applauso dei 329 mila spettatori che hanno assistito all’evento (record di sempre per la 24 Ore di La Mans), è la 499P numero 50 del team ufficiale Ferrari – AF Corse condotta al traguardo da Nicklas Nielsen, che ha condiviso la vettura con Miguel Molina e Antonio Fuoco.
Se la 499P numero 50 è stata la principale protagonista della 24 Ore, che ha condotto da leader per ben 72 giri, a completare una giornata destinata a rimanere nella memoria dei tifosi è la terza posizione al traguardo della Le Mans Hypercar “gemella”, la numero 51 di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi – vincitori lo scorso anno sul circuito de La Sarthe – staccata di soli 36’’ rispetto ai compagni di squadra.
Squadra. Il risultato è stato il frutto di un lavoro di squadra impeccabile che ha permesso alle 499P ufficiali del Cavallino Rampante di rimanere in lotta per la leadership nell’intero arco della corsa, ottimizzando le prestazioni delle Hypercar e diversificando le strategie in particolare nella scelta degli pneumatici, nell’arco di una gara caratterizzata dalla pioggia che ha determinato quasi sette ore di Safety Car, in particolare nella notte.
Numeri. Per Il Cavallino Rampante si tratta dell’11esima vittoria assoluta nella classica maratona endurance francese, la seconda consecutiva dopo quella ottenuta l’11 giugno 2023 con la 499P numero 51: i precedenti risalgono al 1949, 1954, 1958, e agli anni compresi tra il 1960 e il 1965. Nell’albo d’oro della Casa di Maranello a Le Mans figurano, inoltre, 29 successi di classe: le vittorie complessive, quindi, raggiungono quota 40.
Trionfando alla 92esima edizione della 24 Ore di Le Mans e al GP di Monaco di Formula 1, Ferrari è il primo costruttore a salire sul gradino più alto del podio di due delle più prestigiose gare al mondo, nel medesimo anno, dal 1934. Assieme alla 500 Miglia di Indianapolis, queste due manifestazioni sportive costituiscono la "Triple Crown of Motorsport".
83. La gara, valida come quarto round del FIA WEC 2024, ha visto la 499P numero 83 del team AF Corse, al debutto questa stagione nel Mondiale endurance. La Hypercar in livrea Giallo Modena, affidata ai piloti ufficiali della Casa di Maranello Yifei Ye (che ha festeggiato il 24esimo compleanno nella giornata odierna) e Robert Shwartzman, insieme a Robert Kubica, è stata a lungo sotto i riflettori, avendo occupato la prima posizione per 83 giri complessivi, ma è stata costretta al ritiro dopo aver concluso 248 tornate.
Campionato. Con i 50 punti ottenuti per la vittoria Ferrari è ora seconda nella classifica iridata Costruttori, a 9 lunghezze da Porsche; nella graduatoria Piloti Fuoco-Molina-Nielsen sono secondi (a 9 punti dai leader), Pier Guidi-Calado-Giovinazzi sono sesti.
Nel corso degli anni, il circuito de la Sarthe ha subìto diverse modifiche che l’hanno portato agli attuali 13 km e mezzo circa. A caratterizzarlo è il suo lungo rettilineo noto con il nome di Ligne Droite des Hunaudieres. Questo, come gli altri rettilinei, è noto per il particolare affaticamento meccanico a cui vengono sottoposte le vetture: l’accelerazione al massimo per lunghi tratti, i continui cambi di marcia e le violente frenate.
In questo senso, particolarmente critico risulta il tratto finale del rettilineo des Hunaudieres, dove si raggiungono velocità di punta molto elevate. Non a caso i freni a disco furono impiegati per la prima volta proprio sul circuito di Le Mans.
Non solo: sullo stesso tracciato venne sperimentato per la prima volta anche il sistema cute-off che taglia l’alimentazione del motore in frenata, riducendo il consumo di carburante. Proprio la gestione del carburante risulta da sempre la strategia determinante per chiunque punti alla vittoria nella gara endurance.
Nel 1990, per ridurre le velocità, si optò per l’introduzione di due chicane sul rettilineo des Hunaudieres, la prima chiamata Forza Motorsport, la seconda Michelin.
Con i suoi 13.626 metri il circuito de la Sarthe, nelle vicinanze della città francese di Le Mans, è uno dei tracciati più lunghi del mondo. E, sicuramente, quello in cui si disputa una delle più suggestive e famose gare: la 24 Ore.
Il circuito ha come principale caratteristica quella di utilizzare alcuni tratti di strade dipartimentali solitamente aperte alla circolazione dei veicoli, chiuse al traffico in occasione delle competizioni. A queste si affianca la sezione permanente del tracciato.