Ferrari conclude l’annata con il terzo posto in classifica iridata Costruttori, mentre nella graduatoria Piloti Fuoco-Molina-Nielsen (vincitori della 24 Ore di Le Mans) e Pier Guidi-Calado-Giovinazzi sono rispettivamente secondi e ottavi.
A Sakhir termina ottava la 499P numero 83 iscritta da AF Corse e condivisa da Yifei Ye, Robert Shwartzman e Robert Kubica, con i piloti che hanno conquistato il secondo gradino del podio nella classifica riservata alle squadre indipendenti.
La gara. La 499P numero 51 è stata leader della corsa per oltre sei ore. Nel finale, in una accesa sfida al vertice per le posizioni sul podio, la Ferrari anticipava l’ultima sosta e, nella carambola seguita all’ultimo pit-stop, riusciva a risalire sino alla seconda posizione.
A fine gara, la vettura numero 51 è stata penalizzata dagli Steward con la decisione numero 40, retrocedendola in 14esima posizione. Secondo il documento, sulla vettura sarebbero stati utilizzati 28 pneumatici complessivi anziché i 26 previsti per Qualifiche e Gara.
In realtà, l’equipaggio ha rispettato il limite delle 26 coperture ma, per un errore, nell’arco della gara sono stati impiegati gli pneumatici che erano stati montati sulla vettura per schierarla in griglia anziché quelli rodati durante la qualifica che erano destinati alla corsa. Queste due gomme non sono state considerate come parte del contingente allocato dalla squadra, portando alla decisione degli Steward.
Decisamente sfortunati i compagni sulla 499P numero 50. Al via Molina ha subito un contatto che ha causato la rottura dei flick anteriori, un danno che – oltre a rallentarne il ritmo – ha obbligato la squadra a sostituire la parte anteriore della carrozzeria al primo pit-stop. Nielsen e Fuoco hanno poi recuperato terreno portandosi in top-5, ma un altro contatto, a un’ora dal traguardo, ha causato la foratura dello pneumatico posteriore sinistro, che ha fatto perdere posizioni alla squadra e ha determinato una sosta anticipata per il cambio gomme.
I numeri. La positiva annata del Cavallino Rampante rimarrà nella memoria per le 2 vittorie e i 5 podi assoluti nell’arco di otto gare. Le vetture ufficiali hanno firmato lo storico successo alla 24 Ore di Le Mans, mentre la 499P in livrea Giallo Modena si è imposta alla Lone Star Le Mans al COTA (USA).
In stagione le tre Ferrari hanno ottenuto 5 podi, come anticipato, in tre circostanze: il primo e il terzo posto a Le Mans delle vetture numero 50 e 51, il terzo posto a Spa-Francorchamps della 50, il primo e il terzo gradino del podio al COTA con le vetture numero 83 e 50.
Team indipendenti. AF Corse termina terzo nella FIA World Cup for Hypercar Teams grazie alle 2 vittorie – a Imola e al COTA – e ai 6 podi di classe – in Qatar, Italia, Belgio, Brasile, Austin, Bahrain.
In graduatoria Piloti, invece, i due ufficiali Ferrari Ye e Shwartzman, e Kubica, concludono la stagione con la nona posizione.
Arrivederci. Calato il sipario sulla 8 Ore del Bahrain, dopo i Rookie Test in programma domenica 3 novembre sul medesimo tracciato, il circus del Mondiale Endurance tornerà sotto i riflettori in Qatar nel 2025 quando il FIA WEC organizzerà il Prologo (21-22 febbraio) e la prima prova iridata (28 febbraio).
Utilizzato per la prima volta dalla Formula 1 nel 2004, il tracciato può contare su strutture tecnologicamente avanzate, tra le quali spicca la "Vip Tower", un edificio di otto piani che consente agli ospiti di osservare la pista nella sua interezza. Lo sviluppo del circuito è di 5,417 km ed il suo disegno ha riscosso unanimi consensi tra i piloti in quanto offre numerosi punti per superare gli avversari.
Caratterizzato da una combinazione di curve veloci e lente e da un rettilineo particolarmente lungo, ha nell'assenza di aderenza e nell’usura gomme le criticità principali. La sabbia del deserto, infatti, viene continuamente trasportata sull'asfalto dal vento. Per ovviare a questo problema, gli organizzatori hanno messo a punto un bitume dalla grana molto particolare che assicura un grip in ogni caso sufficiente.
L’ultimo appuntamento del FIA WEC 2023 termina con la Ferrari 499P numero 50 sul terzo gradino con l’equipaggio di Fuoco-Molina-Nielsen. Tre posizioni più arretrata la Hypercar con il numero 51 affidata a Pier Guidi-Calado-Giovinazzi.
Il Circuito Internazionale del Bahrain, chiamato anche "Sakhir" si trova in località Sakhir, alla periferia di Manama, capitale del Bahrein.
Il circuito è stato realizzato per ospitare il Gran Premio del Bahrein di Formula 1. La prima edizione risale al 2004 e i lavori di costruzione terminarono giusto in tempo per permettere lo svolgimento della gara, anche se alcune parti della struttura vennero completate in seguito.
I lavori sono stati realizzati seguendo il progetto dello studio dell’architetto tedesco Hermann Tilke, incaricato di realizzare o modificare numerosi tracciati automobilistici.
Il Circuito Internazionale del Bahrain si trova al centro di un deserto e pertanto il problema principale è la sabbia che, soffiata dal vento, va a depositarsi sull’asfalto, compromettendo la regolarità e la sicurezza delle competizioni. Come soluzione, gli organizzatori hanno iniziato ad utilizzare uno speciale spray adesivo con cui vengono trattate le zone sabbiose immediatamente intorno al tracciato. Tuttavia, nel 2009 una violenta tempesta di sabbia ha provocato l'interruzione di alcuni test privati.
I layout disponibili del circuito sono sei: oltre alla conformazione Grand Prix Circuit (5.412 metri) esistono anche il layout Outer Circuit, Endurance Circuit, Paddock Circuit, Oasis/Inner Circuit e un ovale.