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    I commenti alla vigilia della 24 Ore di Le Mans: i piloti della 499P numero 51

    Alessandro Pier Guidi, James Calado and Antonio Giovinazzi will start in the number 51 Hypercar.

    Maranello 02 giugno 2023

    Il quarto appuntamento del FIA World Endurance Championship andrà in scena sul circuito de La Sarthe, teatro della 24 Ore di Le Mans, che quest’anno celebra il Centenario. Un’edizione speciale che vedrà le due Ferrari 499P disputare la prova di durata più prestigiosa al mondo nella top class, a mezzo secolo di distanza dall’ultima apparizione ufficiale del Cavallino Rampante. Sulla Hypercar numero 51 sono al via Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi.

    Dopo i primi tre round della stagione Ferrari è seconda in classifica Costruttori a 33 punti da Toyota; nella graduatoria Piloti Pier Guidi-Calado-Giovinazzi occupano la quinta piazza con 32 punti. La gara scatterà sabato 10 giugno a partire dalle ore 16.

    Alessandro Pier Guidi: “Il primo obiettivo a Le Mans è quello di arrivare al traguardo, un fatto che non va mai dato per scontato specialmente considerando il numero di vetture in pista e che, come abbiamo visto nelle precedenti gare, con le nuove Hypercar tutti hanno riscontrato qualche problema di affidabilità. Poi in base alla prestazione che avremo, di cui potremo essere consapevoli solo una volta che saremo in pista, cercheremo di fare del nostro meglio. È ovvio che in ogni gara personalmente mi pongo l’obiettivo di provare a vincere, e non sarà differente alla 24 Ore, la corsa più importante della stagione. Bisogna essere realistici, però, sapendo che non sarà semplice.

    A Le Mans il ricordo più bello per me risale al 2019 quando, dopo alcuni anni in cui non eravamo molto competitivi, ottenemmo la vittoria di classe con la 488 GTE: fu il frutto di un lavoro di squadra che era durato tutta la stagione precedente. Vincere fu un momento molto speciale. Com’è guidare durante la notte? Un’esperienza particolare. Anche se quando sei al volante ti concentri solo sulla pista, in quelle ore ti rendi conto del pubblico numeroso, scorgi le luci intorno al tracciato e, specialmente nei momenti di neutralizzazione, comprendi come la 24 Ore sia una gara differente da tutte le altre”.

    James Calado: “Arriviamo a Le Mans con l’aspettativa di fare del nostro meglio. Sappiamo di avere una buona vettura con un pacchetto che si adatta ai settori più veloci della pista di Le Mans. Penso che in termini di prestazioni avremo l’opportunità di fare bene in una gara nella quale, ovviamente, metteremo alla prova al massimo l’affidabilità della 499P. Il primo obiettivo è di arrivare alla bandiera a scacchi, mentre salire sul podio o conquistare una vittoria sarebbero a maggior ragione un sogno che si trasforma in realtà.

    I miei ricordi più belli alla 24 Ore di Le Mans sono le due vittorie ottenute con la 488 GTE nel 2019 e nel 2021, momenti davvero molto speciali. Le Mans per me ha un particolare significato perché è una gara dalla grande grande storia: vincerla significa automaticamente essere ricordati a lungo. È una corsa che occupa un posto speciale nel mio cuore.

    La notte? Gareggiare in quelle ore con la 499P sarà qualcosa di speciale per l’alta velocità. È sempre particolare guidare con il buio a Le Mans ed è abbastanza complicato, quindi sarà una grande esperienza specialmente perché sarà la prima con questa vettura”.

    Antonio Giovinazzi: “Le prime tre gare della stagione sono state positive e aver ottenuto tre podi come squadra ha rappresentato un inizio incoraggiante. Ora è arrivato il momento della corsa più importante, una 24 Ore di Le Mans che sancisce il ritorno di Ferrari tra i costruttori che possono ambire alla vittoria assoluta: è naturale che le aspettative siano molto alte, anche perché quando gareggi per il Cavallino Rampante l’obiettivo ultimo è sempre aspirare alla vittoria.

    Provare a vincere non sarà affatto semplice perché siamo consapevoli del valore degli avversari, a partire da Toyota che ha molta esperienza nella categoria. Per conquistare un buon risultato non basterà essere veloci e avere una vettura affidabile, ma dovremo anche ridurre al minimo gli errori, considerando che la gara sarà molto lunga e che si tratta della prima 24 Ore corsa dal nostro team.

    Nel 2018 ebbi la fortuna di gareggiare a Le Mans con la 488 GTE in classe LMGTE Pro: ho un ricordo molto bello di quella gara, mi fece provare grandi emozioni. Con la 499P quest’anno sarà ancora più affascinante, in particolare nelle ore notturne quando per un pilota i riferimenti sono pochissimi e il buio ti costringe a fare estrema attenzione, specialmente nelle fasi di sorpasso. Le Mans non è solo velocità allo stato puro, come a volte si pensa considerando i lunghi rettilinei, ma anche un tracciato bello da guidare e variegato, con frenate importanti nell’ultimo settore”.