Il motore a traliccio tubolare, un V6 del motore Dino, inaugurava la stagione combattutissima che vide fronteggiarsi Stirling Moss su Cooper prima e Vanwall poi, e i piloti Ferrari Hawthorn, Musso e Collins con la 246 F1 , e Fangio per Maserati. Il pilota italiano perse la vita a Reims in luglio, mentre ancora funesta fu la gara del Nuerburgring in cui perse la vita COllins. I piazzamenti sul secondo gradino del podio che Hawthorn ostinatamente conquistò gli valsero il titolo Mondiale, il terzo dell’albo d’oro della Scuderia Ferrari.