Per questa vettura è stata scelta una sigla che torna ad utilizzare l’anno, il 99 come un tempo già era successo per il 53 ed il 55 mentre il 3 è sempre rappresentativo della cilindrata.
Non una rivoluzione ma una giusta evoluzione del tipo F300 con gli stessi scarichi alti, un terzo ammortizzatore anteriore per il controllo del rollio, un servosterzo a controllo elettronico ed un nuovo disegno per le sospensioni posteriori. Il motore è lo 048 alleggerito rispetto allo 047e certamente con qualche cavallo in più. Il lavoro di affinamento dell’aerodinamica è continuo e serve a migliorare il rapporto tra resistenza e spinta verticale, il che equivale a guadagnare cavalli, o a forzare meno il motore che ormai ha una affidabilità invidiabile. E finalmente i risultati arrivano.
Nel 1999 e dopo sedici anni la Ferrari torna a vincere il titolo Costruttori. Protagonisti dell’impresa sono Michael Schumacher, Eddie Irvine e Mika Salo. Il finlandese sostituisce per sei gare il pilota tedesco, feritosi in un incidente a Silverstone. Michael, vittorioso ad inizio stagione ad Imola e a Monte Carlo, torna per gli ultimi due Gran Premi per aiutare il team ed Eddie, ancora in lotta per il titolo piloti. Il britannico, dopo il successo in apertura in Australia, s’impone in Austria, in Germania ed in Malesia ma, così come accaduto nelle due stagioni precedenti, perde il mondiale all’ultima gara, nuovamente a Suzuka e sempre a vantaggio della McLaren di Mika Hakkinen.