La Scuderia Ferrari Mission Winnow ha presentato oggi la squadra 2021 in un evento virtuale che, oltre ai rappresentanti dei media e dei partner, ha coinvolto oltre trecento tifosi collegati da ogni parte del mondo per assistere alla prima uscita ufficiale della nuova stagione di Charles Leclerc e Carlos Sainz con i colori della Scuderia.
Da Maranello al mondo. L’evento è iniziato con un cortometraggio che ha presentato la coppia di piloti di questa stagione, mostrando come la chimica tra i due sia già ottima, come era già apparso chiaro dopo il test di Fiorano di qualche settimana fa in cui i due si erano alternati sulla monoposto 2018. Al termine del docufilm Charles, Carlos e il Team Principal, Mattia Binotto, si sono collegati in diretta dallo studio virtuale allestito al Museo Ferrari di Maranello.
Annata di riscatto. Il primo a rispondere alle domande è stato il Team Principal, Mattia Binotto che ha chiarito come “il 2021 sarà un anno particolarmente impegnativo. Dopo la difficile stagione dello scorso anno sappiamo che questo per noi dovrà essere un campionato all’insegna del riscatto, nel quale sarà importante mostrare la nostra voglia di vincere. Sappiamo che si tratterà di una stagione di transizione, anche per via dei regolamenti che non permettono di cambiare sostanzialmente la vettura, ma semplicemente di portarne in pista una evoluzione – ha affermato il Team Principal –. Abbiamo individuato quali sono stati i problemi della SF1000 e abbiamo migliorato la monoposto in tutte le aree concesse dal regolamento: avremo un motore nuovo, un’aerodinamica rivista e un retrotreno modificato. Vogliamo fare bene, non vediamo l’ora di scendere in pista per poterci confrontare con i nostri avversari e verificare la bontà del lavoro che abbiamo svolto”.
Ogni dettaglio conta. Mattia Binotto ha anche affrontato il tema della riorganizzazione dell’area tecnica che è stata ulteriormente definita: “Siamo consapevoli che in stagioni come quella che ci aspetta ogni dettaglio potrà fare la differenza, ed è per questo che abbiamo lavorato su ogni fronte. Vanno in questa direzione anche le scelte fatte nell’area tecnica, perché crediamo che definire nel miglior modo possibile i ruoli e le responsabilità possa mettere in condizione ciascun componente del team di dare il massimo, e questo è ancora più importante in una stagione nella quale bisognerà anche lavorare sulla vettura 2022, che dovrà essere disegnata a partire da un foglio bianco, dal momento che ci sarà un cambiamento radicale di regolamento”.
Piloti. Il Team Principal ha parlato della nuova coppia di piloti: “Sono giovani, simili per certi aspetti e, credo, fortissimi. So che non vedono l’ora di scendere in pista e di confrontarsi, ma so che sono consapevoli del fatto che prima di tutto viene la Ferrari e il suo interesse, per questo non ci sono gerarchie. Se saremo così bravi da diventare la forza dominante in Formula 1, allora magari inizieremo a fare certe valutazioni. Ma per il momento non c’è spazio per questi discorsi: prima bisogna recuperare terreno sui nostri avversari”.
Tifosi. Se i media hanno fatto domande soprattutto al Team Principal, quando ad essere collegati con lo studio sono stati i tifosi, Charles e Carlos sono diventati protagonisti. Il monegasco ha naturalmente confermato di non vedere l’ora di scendere in pista, anche se dal punto di vista personale continua ad essere fiero del suo 2020: “L’aver vissuto una stagione difficile come quella dello scorso anno mi ha reso più paziente e mi ha soprattutto fatto capire quanto i dettagli possano fare la differenza – ha affermato –. Ho migliorato la mia capacità di gestire le gomme e ho lavorato sulla qualità delle indicazioni che riesco a dare ai miei ingegneri, e di questo credo che beneficerò anche nel corso di questa stagione”.
Onore e responsabilità. Carlos Sainz era invece il debuttante di giornata: “Ormai conto le ore che mi separano dalla prima uscita al volante della SF21. Essere parte del team con più storia e più vittorie della Formula 1 mi riempie di orgoglio ma anche di responsabilità. Ho trascorso già due mesi a Maranello, ho imparato a conoscere la squadra, i volti e i nomi. In questo tempo mi sono reso conto che la Ferrari è grandissima e di come essere un pilota di questa squadra significhi anche essere un ambasciatore dell’Italia nel mondo”.