A pochi giorni dal Gran Premio di Las Vegas la Scuderia Ferrari HP e gli altri team di Formula 1 hanno viaggiato per 13.000 chilometri fino al Golfo Persico, e più precisamente in Qatar, dove nel fine settimana va in scena la penultima gara della stagione, che propone l’ultimo weekend Sprint del campionato.
La pista. Il Lusail International Circuit vanta uno dei paddock più all’avanguardia al mondo dopo i lavori di ristrutturazione del 2023. Il circuito invece ha mantenuto il layout originale, originariamente pensato per le moto. È stata infatti la MotoGP ad inaugurarlo nel 2004, ben 17 anni prima che la Formula 1 disputasse la sua prima gara in Qatar. E osservandolo si coglie come i primi destinatari dell’impianto siano le due ruote: basta guardare le sue sequenze di curve veloci e fluide, che ai piloti di moto offrono più di una traiettoria per effettuare sorpassi. Lo stesso non si può dire per la Formula 1, per le quali questo layout è un invito a nozze a spingere al massimo, riducendo così di molto le opportunità per cambi di posizione, di fatto possibili in soli due punti. Il giro inizia con il lungo rettilineo principale che porta alla prima staccata verso destra, dove è ammesso azzardare un sorpasso. I piloti quindi mantengono una velocità molto elevata nei curvoni in sequenza 2 e 3 — a sinistra e a destra — prima di lanciarsi verso le ulteriori due pieghe verso destra che portano al tornantino di curva 6, l’altro punto in cui è possibile tentare un attacco. Il settore centrale prevede altri curvoni da alta velocità che conducono alla parte conclusiva, che si caratterizza per altre tre rapide pieghe a destra prima di piombare sul rettilineo di partenza da curva 16, sul quale è possibile attivare il DRS.
Meteo. Nel 2023 la gara fu al limite del praticabile a causa delle condizioni di caldo estremo. Tuttavia quest’anno il Gran premio arriva due mesi più tardi, e questo lascia sperare in condizioni decisamente più accettabili. Il clima è desertico, e più che la pioggia il problema possono essere il vento e le tempeste di sabbia, piuttosto frequenti.
Strategia e gomme. Il circuito di Lusail è indubbiamente difficile da gestire dal punto di vista della strategia gomme. Lo scorso anno la FIA fu costretta ad obbligare i team ad effettuare pit stop ogni 18 giri a causa dell'eccessivo consumo, ma non ci si attende che il problema si ripresenti. Tuttavia, con i sorpassi così difficili, i team potrebbero essere ancora tentati da una strategia a due pit stop, giocando con le mescole nel tentativo di guadagnare posizioni con undercut e overcut agli avversari.
Programma. Il Gran Premio del Qatar promette il solito carico extra di emozioni dovute al fatto che le squadre avranno a disposizione un solo turno di prove libere alle 16.30 (14.30 CET) prima di disputare la Sprint Qualifying alle 20.30 (18.30 CET). Sabato, la Sprint da 100 km andrà in scena alle 17 (15 CET) mentre alle 21 (19 CET) sarà la volta della qualifica per il Gran Premio vero e proprio. La corsa scatterà domenica alle 19 (17 CET). Da percorrere 57 giri pari a 308,611 km.
Fred Vasseur
Team Principal Scuderia Ferrari HP
La seconda gara di questa ultima tripletta stagionale ci vede passare dal freddo del deserto di Las Vegas – dove abbiamo ridotto di un terzo il nostro distacco in classifica da McLaren portandolo da 36 a 24 punti – al clima ben più caldo di Lusail. Anche i tracciati non potrebbero essere più diversi, dato che dalle curve a 90 gradi alternate a lunghi rettilinei, ci troviamo a gareggiare su un circuito che propone molti curvoni da alta velocità, caratteristica che sulla carta non gioca a nostro favore. Il GP del Qatar è l’ultimo stagionale con il formato Sprint, che tende a mettere in luce il lavoro che i team svolgono a casa dal momento che c’è solo una sessione di prove libere a disposizione. In palio ci sono 59 punti anche se non siamo noi quelli in condizione di poter fare calcoli. Dal canto nostro dobbiamo curare nei dettagli l’esecuzione e mettere Charles e Carlos in grado di sfruttare al meglio il potenziale delle loro SF-24. Il livello elevatissimo di questa Formula 1, soprattutto nelle ultime gare, ci ha dimostrato che ogni minimo dettaglio può fare la differenza e ribaltare anche gli scenari che sembrano più consolidati. È tempo per piloti, tecnici e squadra – tanto in pista che a Maranello – di produrre l’ultimo sforzo nelle due gare conclusive di questa stagione. Mettiamocela tutta!
FERRARI STATS
GP disputati: 1096
Stagioni in F1: 75
Debutto: Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie: 248 (22.63%)
Pole position: 253 (23.08%)
Giri più veloci: 263 (24.02%)
Podi: 826 (25.12%)
FERRARI STATS GRAN PREMI DEL QATAR
GP disputati: 2
Debutto: 2021 (C. Sainz 7th; C. Leclerc 8th)
Vittorie: 0
Pole position: 0
Giri più veloci: 0
Podi: 0
TRE DOMANDE A... FABIO BELLOSI
Vehicle Assembly Manager
1. Quali sono le sfide che il circuito del Qatar pone dal punto di vista della meccanica della vettura?
Questa gara è estremamente impegnativa sia per le caratteristiche del tracciato che per le condizioni di caldo estremo tipiche del clima desertico. È necessario curare nei minimi dettagli tutto ciò che riguarda il raffreddamento, come motore e freni. Inoltre, il circuito di Lusail rappresenta una sfida anche dal punto di vista strutturale per le sollecitazioni che le vetture ricevono in pista, sia per il telaio che per la gestione delle gomme.
2. Da un punto di vista fisico, quali sono gli aspetti più impegnativi delle ultime due gare della stagione nel Golfo Persico e come vi state organizzando per affrontarli?
In queste ultime due gare è fondamentale mantenere alta la concentrazione, perché a fine campionato è più facile perdere il focus mentale. A livello fisico, affrontiamo un cambio di fuso orario significativo e passiamo dalle temperature molto basse di Las Vegas ai valori estremamente alti del Qatar. Riposare bene (per quanto possibile) e adattarsi rapidamente ai nuovi ritmi è essenziale per performare al meglio e ci siamo organizzati a livello logistico per fare in modo di consentire alla squadra di sfruttare al massimo i primi giorni della settimana per tirare un attimo il fiato.
3. Ci racconti come ci si sente a rappresentare la Scuderia Ferrari HP in giro per il mondo?
Beh... senza dubbio c’è un grande senso di onore e orgoglio, ma anche una profonda responsabilità nel rappresentare un marchio così prestigioso e tutte le persone che lavorano senza sosta per questa squadra. Siamo ambasciatori del marchio e ne siamo incredibilmente fieri.
Profilo
Fabio Bellosi
Nazionalità: italiana
Nato: il 29/04/1978
A: Lugo di Romagna (Ravenna)
GRAN PREMIO DEL QATAR: NUMERI E CURIOSITÁ
75. I km di lunghezza della metro di Doha, che vanta il record mondiale per il sistema più grande senza conducente. Il design avanzato dei suoi 110 treni la rende unica. È divisa su tre linee (rossa, verde e oro) ed è stata aperta nel 2019.
86,7. L’indice di sicurezza, su 100 punti, del Qatar, che secondo l'ultimo indice di criminalità di Numbeo (2023) ne fa il Paese più sicuro del mondo. Gli Emirati Arabi Uniti sono al secondo posto in questa speciale classifica.
97. Le barche disponibili per effettuare una breve crociera sulla Corniche di Doha. Queste crociere sono famose per il loro fascino culturale e le viste panoramiche sullo skyline della città. Si va dalle barche tradizionali in legno agli yacht di lusso privati, dai motoscafi ai taxi d'acqua che portano fino a località come The Pearl-Qatar e 974 Beach. Le più affascinanti sono però le grandi barche in legno con tante luci, la musica alta e i cuscini colorati sulle panche di legno.
103. I metri di altitudine del rilievo più alto del Qatar, chiamato Qurain Abu al-Bawl. Il Paese del Golfo Persico è infatti il secondo più piatto del mondo, alle spalle solamente delle Maldive, che ha come punto più alto il monte Villingili, sull’atollo di Addu, con i suoi cinque metri di altitudine. Al terzo posto c’è la Danimarca con i 171 metri del monte Møllehøj.
1000+. Il numero approssimativo dei negozi del Souq Waqif di Doha. Si tratta di un vivace mercato tradizionale con negozi che offrono una vasta gamma di articoli come spezie, tessuti, artigianato, gioielli, profumi e souvenir. È noto per il suo labirinto di vicoli pieni di venditori e bancarelle. Oltre allo shopping, il souq ospita numerosi ristoranti, caffè e attrazioni uniche come il Falcon Souq, dedicato alla falconeria, e l'Art Center, importante galleria d’arte, che lo rendono un importante polo culturale e commerciale di Doha.