Charles Leclerc è entrato nel paddock di Lusail carico ma realista: “Sulla carta questa non è una pista molto adatta alle caratteristiche della nostra vettura, ma credo che il fatto che ci sia il formato Sprint possa aiutarci – ha affermato il monegasco –. Credo che l’unica sessione di prove libere di domani darà indicazioni importanti: chi avrà fatto bene i compiti a casa potrà infatti contare su un vantaggio competitivo che potrà concretizzarsi nel corso del weekend”.
Prima il team. Charles ha parlato dell’obiettivo principale del weekend: “Sia io che Carlos sappiamo che prima viene il team e che l’obiettivo di questo Gran Premio è mantenere aperta la lotta per il titolo Costruttori fino all’ultima gara. Per riuscirci occorre essere perfetti sia qui in Qatar che nella prossima corsa ad Abu Dhabi, ma credo che abbiamo le capacità per riuscirci. Poi, tra arrivare terzo e secondo nel Mondiale Piloti, è ovvio che preferisci arrivare secondo ma non è qualcosa di fondamentale”.
Undicesima squadra. Leclerc ha commentato anche la prospettiva di tornare ad avere 22 vetture sulla griglia di partenza nel 2026, con l’aggiunta dell’undicesimo team targato General Motors: “Come pilota non puoi che essere contento di sapere che ci sono due sedili in più – ha affermato –. È buono per la Formula 1, per i giovani piloti e per lo spettacolo. Sarà la prima volta per me con 22 vetture in pista, credo sarà divertente”.