La pausa è finita: è tempo di chiudere gli ombrelloni, mettere da parte i costumi da bagno e riprendere la valigia con le divise. La meta però può trarre in inganno. La Scuderia Ferrari HP è infatti nuovamente a bordo spiaggia, ma per scendere in pista, quella olandese di Zandvoort, letteralmente sulla sabbia del Mare del Nord. Si tratta della gara numero 15 della stagione, la 33° edizione del Gran Premio d’Olanda, tutti andati in scena su questo piccolo circuito.
Messa a punto. Zandvoort è una pista da medio-alto carico, contraddistinta da un asfalto particolarmente esigente con le gomme, e il lavoro di messa a punto della vettura dovrà necessariamente tenere conto di questi elementi. Piloti e tecnici nel cercare il miglior bilanciamento dovranno prepararsi bene per la qualifica, ma anche curare in maniera particolarmente attenta il passo gara in vista dei 72 giri da percorrere domenica.
Paraboliche. I 4.259 metri sono spesso spazzati dal vento che a volte è talmente intenso da condizionare il comportamento delle monoposto e portare molta sabbia sull’asfalto. La pista di Zandvoort è nota per le marcate variazioni altimetriche e ha diversi tratti ben noti agli appassionati, ma sono le due curve paraboliche a renderla famosa: la curva 3, nel primo settore, e la 14, l’ultima, sopraelevate fino a 16 gradi di pendenza, il che permette ai piloti di affrontarle ad una velocità molto più alta. La 3, in particolare, denominata Hugenholtzbocht, si presta ad essere affrontata con due linee diverse. Da ricordare sicuramente anche la curva Tarzan (Tarzanbocht), un secco tornante a destra posto alla fine del rettilineo di partenza contraddistinto da una leggera sopraelevazione. La carreggiata stretta e il disegno tortuoso non facilitano però i sorpassi e richiedono un carico aerodinamico medio. La qualifica, dunque, sarà fondamentale. Due le zone DRS: tra la curva 10 e la 11 e sul rettilineo principale. Nelle prove libere si valuterà l’apertura dell’ala mobile anche nell’ultima curva, la Arie Luyendykbocht.
Programma. Il Gran Premio d’Olanda propone il tradizionale formato: la prima e la seconda sessione di prove libere si svolgeranno venerdì alle 12.30 e alle 16, mentre sabato le qualifiche delle 15 saranno precedute dalle ultime libere alle 11.30. Domenica il Gran Premio prenderà il via alle 15.
Fred Vasseur - Team Principal Scuderia Ferrari HP
Siamo arrivati alla pausa estiva con il Gran Premio del Belgio nel quale come squadra abbiamo complessivamente mostrato una buona prestazione, conquistando la pole position e un piazzamento da podio con Charles, risultati che ci hanno dato fiducia. Ripartiamo da Zandvoort, un circuito completamente diverso da Spa-Francorchamps, corto, stretto e tortuoso nel quale sarà fondamentale ogni piccolo dettaglio, soprattutto in qualifica visto che superare è veramente difficile. Come al solito ci concentreremo su noi stessi cercando di estrarre il massimo del potenziale dal nostro pacchetto, che in altre parole significa essere in grado di trovare la miglior messa a punto ma anche identificare le scelte giuste nei momenti decisivi – in qualifica come in gara – sia da parte del muretto che dei piloti. Conoscendo i valori in campo questa stagione, e considerate le caratteristiche della pista è lecito attendersi una lotta sul filo dei centesimi. Siamo arrivati alla pausa estiva con il Gran Premio del Belgio nel quale come squadra abbiamo complessivamente mostrato una buona prestazione, conquistando la pole position e un piazzamento da podio con Charles, risultati che ci hanno dato fiducia. Ripartiamo da Zandvoort, un circuito completamente diverso da Spa-Francorchamps, corto, stretto e tortuoso nel quale sarà fondamentale ogni piccolo dettaglio, soprattutto in qualifica visto che superare è veramente difficile. Come al solito ci concentreremo su noi stessi cercando di estrarre il massimo del potenziale dal nostro pacchetto, che in altre parole significa essere in grado di trovare la miglior messa a punto ma anche identificare le scelte giuste nei momenti decisivi – in qualifica come in gara – sia da parte del muretto che dei piloti. Conoscendo i valori in campo questa stagione, e considerate le caratteristiche della pista è lecito attendersi una lotta sul filo dei centesimi.
FERRARI STATS
GP disputati 1088
Stagioni in F1 75
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2nd; R. Sommer 4th; L. Villoresi ret.)
Vittorie 245 (22.52%)
Pole positions 251 (23.06%)
Giri più veloci 262 (24.08%)
Podi totali 818 (25.06%)
FERRARI STATS GRAN PREMIO D'OLANDA
GP disputati 32
Debutto 1952 (A. Ascari 1st; G. Farina 2nd; L. Villoresi 3rd; C. De Tornaco ret.)
Vittorie 8 (25.00%)
Pole positions 7 (21.87%)
Giri più veloci 10 (31.25%)
Podi totali 25 (26,04%)
TRE DOMANDE A... MAYA WEUG
SCUDERIA FERRARI DRIVER ACADEMY
Puoi descrivere le caratteristiche del tracciato di Zandvoort?Puoi descrivere le caratteristiche del tracciato di Zandvoort?
Zandvoort è una vera pista vecchia scuola senza vie di fuga e sulla quale il più piccolo errore può trasformarsi in qualcosa di irreparabile. La parte più caratteristica di Zandvoort sono le curve sopraelevate, principalmente la 3 e le ultime due, che sono davvero inclinate, il che permette di portare molta più velocità in curva. Inoltre, essendo molto vicino al mare, c'è sempre parecchio vento che può influenzare e cambiare l'equilibrio della vettura da una curva all'altra molto rapidamente.
2. Come pilota qual è la parte più complicata di guidare a Zandvoort?In senso assoluto penso che la parte più complicata sia riuscire a raggiungere il limite ovunque senza commettere errori. Probabilmente però il momento in cui conta di più riuscire a farlo alla perfezione è in qualifica, quando bisogna mettere insieme il giro, perché qui sorpassare è quasi impossibile e la posizione in griglia può fare una enorme differenza. Se dobbiamo identificare un settore più complicato degli altri direi senza dubbio il secondo, davvero impegnativo, con tante curve da alta velocità.
3. La F1 Academy torna in pista nel weekend insieme alla Formula 1: quali sono le tue aspettative per questo round?Sono davvero entusiasta di guidare a Zandvoort, essendo una delle mie piste di casa nonché uno dei miei circuiti preferiti in assoluto. Non vedo l’ora di tornare in macchina dopo un fine settimana molto difficile a Barcellona. In queste settimane abbiamo lavorato molto insieme alla squadra anche al simulatore, e abbiamo deciso di adottare alcune modifiche che dovrebbero aiutarci a tornare più forti qui in Olanda.
Profilo
Maya Weug
F1 Academy Driver for Scuderia Ferrari HP operated by Prema
Nationalità: Olanda, Belgian, Spagna
Nata 01/06/2004
GRAN PREMIO D'OLANDA: NUMERI E CURIOSITÀ
0. I piloti ritirati nel Gran Premio d’Olanda del 1961, prima gara del Mondiale di Formula 1 della storia nella quale tutti i concorrenti sono stati classificati. Da allora questa situazione si è verificata solo altre 16 volte – l’ultima in Austria poche settimane fa –, anche se negli ultimi anni è accaduto sempre più spesso, questo a causa dell’estremo livello di affidabilità raggiunto dalle attuali vetture di Formula 1.
1. La posizione dei Paesi Bassi nella classifica di produttori mondiali di fiori. Il Paese è rinomato per i suoi vivaci campi di tulipani e le avanzate pratiche orticole e con una capacità produttiva di oltre 12 miliardi di fiori all'anno domina il mercato internazionale. Il clima favorevole, il terreno fertile e l'innovativa tecnologia delle serre dei Paesi Bassi contribuiscono alla sua notevole capacità produttiva. Inoltre, l'industria floreale olandese è supportata da efficienti reti di distribuzione e logistica, che consentono l'esportazione di fiori di alta qualità nei mercati di tutto il mondo. Una curiosità: i tulipani, fiore nazionale per eccellenza, non sono una specie originaria dei Paesi Bassi: vennero infatti importati dalla Turchia nel sedicesimo secolo.
3. I primati della città di Haarlem, capitale della provincia dell’Olanda del Nord in cui si trova Zandvoort. La città ospita il più antico orologio astronomico dei Paesi Bassi, lo Zytglogge, situato nella piazza del Grote Markt, risalente al 1410 e ancora oggi funzionante. Vi si trova inoltre il primo parco pubblico di tutto il Paese, lo splendido Haarlemmerhout, inaugurato nel 1560. Sempre ad Haarlem nel 1592 venne fondata la prima azienda industriale al mondo, la Haarlemmer Oil Works, che era responsabile della produzione di olio di semi di lino e fu un punto di riferimento nello sviluppo della rivoluzione industriale olandese, la prima insieme a quella inglese.
508. La densità di abitanti dei Paesi Bassi per chilometro quadrato in base ai dati delle Nazioni Unite dell’agosto 2020. La popolazione totale ammonta a 17.140.098, mentre la superficie del paese è di 33.720 chilometri quadrati. Si tratta del secondo paese più densamente popolato dell’Unione Europea (dietro soltanto a Malta). È interessante notare che circa il 92,5% della popolazione vive in aree urbane. E oltre il 40% della popolazione totale del paese vive nel Randstad – un agglomerato delle città di Amsterdam, Rotterdam, L'Aia e Utrecht.
1208. I mulini a vento nei Paesi Bassi, molti dei quali sono aperti al pubblico durante tutto l'anno. Alcuni, come i 19 del sito patrimonio mondiale dell’UNESCO di Kinderdijk, sono ancora utilizzati per drenare l’acqua dal terreno. Altri, come il Molen de Valk, a Leida, sono impiegati per macinare il grano e trasformarlo in farina. Molti dei mulini includono un piccolo museo che permette agli ospiti di scoprirne la storia.