Questo fine settimana, 252 giorni più tardi rispetto a quanto era previsto dal calendario originale 2020, va in scena il Gran Premio del Bahrain, che sarebbe dovuto essere il secondo appuntamento stagionale. In pochi, nel momento in cui venne cancellato il GP d’Australia, a marzo, credevano che quest’anno si sarebbe riusciti a gareggiare sulla pista di Sakhir, e qualcuno era anche convinto che non si sarebbe nemmeno riusciti a cominciare la stagione. Questo è stato uno dei temi affrontato dai piloti della Scuderia Ferrari nella tradizionale conferenza stampa FIA che si è svolta al tramonto al Bahrain International Circuit. Sebastian e Charles hanno fatto i complimenti alla FIA, alla Formula 1 e ai membri di tutte le squadre: “Chiaramente questa stagione non è stata affatto facile da un punto di vista logistico – ha detto Sebastian Vettel -. Anche il nostro sport ha dovuto fermarsi, come tutto nel mondo, a causa della pandemia. Ma si è cominciato subito a lavorare per la ripartenza, al punto che credo che il nostro sia stato il primo sport a livello mondiale a ripartire. Ci sono stati dei casi di contagio nel paddock, ma il sistema messo in piedi ha funzionato e la stagione è proseguita regolarmente fino a questa ultima tripletta”, ha concluso il pilota tedesco. “
Sacrifici e scoperte. Charles si è allineato al compagno di squadra: “Tutti gli attori coinvolti hanno fatto un lavoro fantastico, e credo che anche da parte delle varie squadre lo sforzo sia stato notevole. Negli ultimi sei mesi abbiamo gareggiato quasi continuamente e questo è stato possibile solo grazie al sacrificio dei meccanici, dei tecnici e delle loro famiglie, che hanno accettato di avere i loro cari lontani per tanti giorni”, ha affermato Charles. “Questa stagione tuttavia ci ha portato anche delle piacevoli sorprese. Per esempio è stato bello scoprire tante piste nuove o sulle quali non si gareggiava da tanti anni. Personalmente per il giro secco credo che nessuna batta il Mugello, mentre se penso alla gara, la più divertente è stata probabilmente Portimão, con i suoi saliscendi e il suo asfalto particolare”. Sebastian, dal canto suo, ha detto di avere apprezzato molto Imola, “che mi ha ricordato in qualche maniera la mia amata Suzuka”, e il ritorno in Turchia, dove è salito sul podio due settimane fa: “Direi che ci voleva quel podio. Era da un po’ che non mi gustavo il sapore dello champagne ed è stato molto piacevole”.
In pista. Domani, con le sessioni di prove libere fissate per le 14 e le 18 locali (12 e 16 CET), si scenderà finalmente in pista per il primo dei due appuntamenti di Sakhir. Qui lo scorso anno Charles Leclerc conquistò la sua prima pole position e in gara, dopo aver condotto per la maggior parte dei giri, conquistò il podio numero uno della sua carriera in Formula 1. “Chiaramente in quel momento puntavo alla vittoria – ha ricordato il monegasco – che sarebbe sicuramente arrivata se non ci fosse stato un problema di affidabilità. Ripensando ora a quella gara, tuttavia, è stata importante per me. Per la pole, senza dubbio, ma anche perché in quel momento ho avuto la certezza che potevo lottare con i più forti della categoria”.
Aspettative. Charles su cosa aspettarsi per il weekend è stato realista: “Non so se potremo puntare così in alto quest’anno, ma di sicuro ce la metteremo tutta. In fin dei conti, se vogliamo puntare al terzo posto, un obiettivo oggettivamente molto ambizioso, abbiamo bisogno di weekend perfetti, senza errori, e magari anche di qualche controprestazione altrui”.
Programma. Dopo le prove libere del venerdì, sabato alle 14 (12 CET) è prevista l’ultima ora in preparazione della qualifica che andrà in scena alle 17 (15 CET). Il sedicesimo Gran Premio del Bahrain prenderà il via domenica alle 17.10 locali (15.10 CET).