La Scuderia Ferrari Mission Winnow e il resto dei protagonisti del Mondiale di Formula 1 sono arrivati a Imola, sede del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, in un giorno che di primaverile ha proprio poco: le temperature sono basse e cade una pioggia intermittente che, insieme al vento, ricorda più le giornate invernali rispetto a quelle che si trovano normalmente da queste parti a metà aprile.
Nuovo formato. Per la prima volta dal 2019 le coppie di piloti delle varie squadre hanno affrontato la conferenza stampa FIA non insieme, ma accoppiati con un collega di altri team. Il primo ad incontrare i giornalisti oggi è stato Carlos, che ha parlato dell’emozione nel trovarsi a gareggiare nel nostro Paese come pilota della Scuderia Ferrari: “Il primo Gran Premio in Italia con la tuta rossa è molto emozionante. Purtroppo la pandemia non ci permette di avere i tifosi sugli spalti. Mi mancheranno, specie qui ad Imola dove sono sempre molto calorosi, non ci sarà quel fattore di ulteriore emozione che solo loro possono trasmettere a un pilota Ferrari, ma ho visto arrivando in circuito che l'atmosfera intorno a questo luogo è speciale".
Pista impegnativa. Carlos ha poi analizzato il tracciato dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari: “Si tratta di una pista vecchio stile, che non perdona gli errori e affrontarla alla seconda gara con una vettura che ancora non conosco in profondità potrebbe non essere semplicissimo, perché più il tracciato è complesso, più l’affiatamento con la monoposto è importante. Mi ha aiutato il fatto che dopo il Gran Premio del Bahrain siamo rimasti a Sakhir per una giornata di test con Pirelli e in quell’occasione ho potuto continuare il mio apprendistato con la SF21 e le sue procedure”. Lo spagnolo ha continuato: “Devo dire che nel complesso sono soddisfatto visto che, grazie al lavoro con gli ingegneri, sto imparando più velocemente di quanto pensassi. Qui a Imola conto di non commettere errori nel mio giro veloce in Q3 e di azzeccare una partenza migliore. Poi vedremo come si metteranno le cose”.
Charles. Poco dopo è stato Charles a incontrare i media: “Non vedo l’ora di scendere in pista qui a Imola. Questa per noi è una seconda gara di casa che si aggiunge a quella di Monza, inoltre Maranello dista appena 90 km da qui, per cui l’atmosfera è speciale”. Al monegasco è stato poi chiesto un confronto fra la SF21 e la vettura del 2020: “Lo avevo già detto ai test e posso confermare che la SF21 è un sostanziale passo avanti sotto tutti gli aspetti, dal motore al bilanciamento, dal grip all’aerodinamica”.
Regalo. Curiosità ha anche destato il dono speciale che Charles ha ricevuto la scorsa settimana, quando gli è stata consegnata a Monte Carlo la SF90 del 2019: “Direi che è stato uno splendido regalo: non sono un accumulatore seriale ma a certe cose sono molto affezionato. Ho ancora il mio primo kart perché legato ad esso ci sono splendidi ricordi, e adesso ho anche la monoposto di Formula 1 con cui ho vinto la mia prima gara. Devo dire grazie alla squadra, mi ha reso molto felice”.