Per la sessantacinquesima volta nella storia la Scuderia Ferrari ha conquistato l’intera prima fila in qualifica. Nel Gran Premio del Giappone che scatterà alle 14.10 locali (7.10 CET) Sebastian Vettel si schiererà in prima posizione, con al fianco il compagno di squadra Charles Leclerc. Per la squadra italiana si tratta della pole position numero 227, l’ottava stagionale, la seconda per Seb dopo quella ottenuta in Canada.
Q1 e Q2. La prima parte della qualifica è stata piuttosto complessa dal momento che per due volte Sebastian e Charles sono stati costretti ad abortire i loro tentativi a causa di altrettante sospensioni della sessione con bandiera rossa in seguito alle uscite di pista di Robert Kubica e Kevin Magnussen all’altezza dell’ultima curva. Ai due piloti della Scuderia Ferrari Mission Winnow è stato comunque sufficiente un solo tentativo per passare il turno: Leclerc ha ottenuto 1’28”405; Vettel 1’28”988. Anche nella seconda fase un giro lanciato è bastato per accedere ai 12 minuti decisivi per l’assegnazione delle prime cinque file dello schieramento. Charles ha fermato i cronometri a 1’28”179, Sebastian lo ha battuto di cinque millesimi in 1’28”174.
Q3. Il team ha impiegato sempre gomma Soft, arrivando nell’ultima parte della qualifica con due treni nuovi per ciascun pilota. Il primo a scendere in pista è stato Leclerc che ha ottenuto 1’27”535, mentre Vettel ha centrato un fantastico 1’27”212, nuovo record della pista. Pochi minuti dopo entrambi sono riusciti addirittura a migliorarsi: Charles è passato sul traguardo in 1’27”253, secondo miglior tempo, mentre Sebastian è sceso ulteriormente fissando il nuovo limite del circuito di Suzuka a 1’27”064.
Mattia Binotto, Team Principal. “Ottenere l’intera prima fila in qualifica a Suzuka è molto importante: non accadeva dal 2006 ed è senz’altro un buon inizio. La gara però è questo pomeriggio, quindi dobbiamo rimanere concentrati e con i piedi per terra. Rispetto a venerdì oggi abbiamo fatto un passo avanti, scaricando l’ala posteriore per cercare più velocità nei rettilinei, il che ha aiutato anche il bilancio della vettura”.