La monoposto 312 B2 viene presentata a gennaio del 1971 ma non debutterà che al G.P. di Monaco a Montecarlo
Più che una elaborazione della 312 B è praticamente una macchina nuova col motore a corsa più corta che consente di aumentare la potenza con un regime più elevato; il muso è basso e squadrato, le fiancate dritte, l’alettone posteriore attaccato ad una appendice del roll-bar. Del tutto innovative sono le sospensioni posteriori, con doppi puntoni di guida ed i gruppi molla/ammortizzatori montati sopra al cambio e collegati al mozzo con bracci di spinta. La macchina è interessante ma le prestazioni soffrono di alterne vicende.
Nell’anno del primo titolo mondiale di Jackie Stewart, la Ferrari conquista due successi nella prima parte della stagione (in Sud Africa con Andretti, in Olanda con Ickx) ma non riesce a mantenersi al vertice nella seconda. Alla fine, sono 33 i punti conquistati, che fruttano il quarto posto nella classifica Costruttori. Quarto è anche il migliore dei ferraristi – Ickx – nella classifica Piloti. Il 1972 è una stagione interlocutoria per la Ferrari, che ripete gli stessi piazzamenti di quella precedente nelle classifiche dei Campionati Piloti e Costruttori. L’unico successo arriva in Germania, dove Ickx precede il compagno di squadra Regazzoni. Proprio il belga è il migliore fra i piloti schierati nella stagione, piazzandosi comunque lontano dal campione del mondo Emerson Fittipaldi. La vettura è una versione aggiornata della 312 B2 utilizzata nel 1971.
flat-12
Motore
2991.80 cm3
Cilindrata
558 kg
Peso (con acqua e olio)
5-rapporti +RM
Cambio
Motore
Motoreposteriore, longitudinale, 12V 180°
Alesaggio e corsa 80 x 49.6 mm
Cilindrata unitaria249.31 cm3
Cilindrata totale 2991.80 cm3
Rapporto di compressione11.5 : 1
Potenza massima346 kW (470 CV) a 12.600 giri/min
Potenza specifica157 CV/l
Distribuzionebialbero, 4 valvole per cilindro
Alimentazione iniezione indiretta Lucas
Lubrificazionecarter secco
Frizione multidisco
Telaio
Telaiosemimonoscocca, tubi di acciaio e pannelli di alluminio, motore parzialmente portante
Sospensioni anterioriindipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici entrobordo, barra stabilizzatrice
Sospensioni posterioriindipendenti, quadrilateri trasversali, puntoni superiori, gruppi molla/ammortizzatore orizzontali sopra il differenziale, barra stabilizzatrice