Soltanto un tragico destino toglie alla Ferrari un titolo Piloti che non poteva sfuggirle nel 1982.
L’8 maggio, nelle prove del Gran Premio del Belgio a Zolder, perde la vita Gilles Villeneuve, uno dei piloti più amati da Ferrari e da tutti i tifosi. Nemmeno tre mesi più tardi, Didier Pironi, largamente in testa alla classifica dopo aver vinto ad Imola e a Zandvoort, si ferisce gravemente nel warm-up del Gran Premio di Germania e deve rinunciare al resto della stagione. La 126 C2 si dimostra una macchina assai competitiva e, alla fine, arriva almeno il titolo Costruttori, grazie anche ai risultati ottenuti da Patrick Tambay (primo a Hockenheim) e Mario Andretti chiamati a sostituire i due sfortunati piloti.
La macchina è la evoluzione del modello precedente alleggerita di una ventina di chili e di cui conserva la soluzione del motore con i due compressori montati sopra e dotati di una sola valvola wastegate. Un dettaglio di questo montaggio è che ciascun compressore riceve i gas di scarico di una fila di cilindri ed alimenta la fila opposta per una sorta di bilanciamento fluodinamico. E’ iniziata anche la corsa alla potenza che si ottiene dando maggior pressione di sovralimentazione.
Telaio monoscocca, in nido d’ape misto alluminio-carbonio con materiale base Hexce
Sospensioni anterioriindipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici entrobordo, barra stabilizzatrice
Sospensioni posterioriindipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici entrobordo, barra stabilizzatrice