È il 15 maggio 1999, sulla pista di Monte Carlo va in scena la quarta gara della stagione e tutti si aspettano un’altra puntata della saga che domina la Formula 1 dalla stagione precedente: Michael Schumacher contro Mika Hakkinen. Il tedesco della Scuderia Ferrari è in testa al Mondiale davanti a Eddie Irvine, vincitore della prima gara stagionale in Australia, e a Mika Hakkinen, che ha vinto in Brasile. Il Gran Premio di San Marino è invece andato a Schumacher.
In qualifica i due rivali staccano tutto il resto del gruppo. Alla fine ad ottenere la pole position è il finlandese della McLaren che la spunta per appena 64 millesimi sul tedesco della Ferrari. I compagni di squadra dei due, rispettivamente David Coulthard e Rubens Barrichello, sono i primi inseguitori ma sono staccati di quasi mezzo secondo.
Alla partenza le due Ferrar F399 scattano alla perfezione, riuscendo ciascuna a superare una McLaren. Schumacher precede Hakkinen, Barrichello e Coulthard che al 35° giro è costretto ad arrandersi per la rottura del cambio. Nello stesso giro Hakkinen finisce lungo al Mirabeau sull’olio perso dalla Arrows di Toranosuke Takagi e perde tempo prezioso regalando la piazza d’onore a Irvine.
La corsa non regala altri colpi di scena ma le Ferrari la completano a un gran ritmo al punto che sono appena quattro le vetture a pieni giri: la McLaren di Hakkinen e la Jordan dell’altro tedesco Heinz-Harald Frentzen. Una doppietta Ferrari a Monaco non si era mai vista: i tifosi dai balconi fanno festa e pregustano una stagione da Mondiale.
Anche per Schumacher si tratta di una gara molto particolare: il tedesco, infatti, conquista la sua vittoria numero 16 con la Scuderia Ferrari e diventa il pilota più vincente nella storia della squadra superando il mitico Niki Lauda.
Sul podio c’è iun errore di protocollo quasi imperdonabile: insieme alle bandiere della Germania e della Finlandia sventola infatti quella della Repubblica d’Irlanda. Peccato che Eddie sia nato a Newtownards, in Irlanda del Nord, nel Regno Unito…