Il 2 agosto 1985 la Formula 1 fa tappa al Nürburgirng per il Gran Premio di Germania. Ovviamente si tratta del nuovo circuito di appena 4.542 metri, non più della mitica Nordschleife. Al comando della classifica con 37 punti si trova l’italiano Michele Alboreto che nelle prime otto gare della stagione con la Ferrari 156-85 progettata da Hervey Postlethwaite, che ha preso il posto di Mauro Forghieri, è stato capace di raccogliere una vittoria, in Canada, quattro secondi e un terzo posto. Il suo principale rivale è il vicecampione in carica Alain Prost, con la McLaren, che vanta tre successi, in Brasile, a Monaco e in Gran Bretagna, e due terzi posti. Per lui il distacco da recuperare è di due punti.
Nelle qualifiche del venerdì a stupire tutti è la piccola Toleman a motore Hart di Teo Fabi che ottiene la pole position provvisoria in 1’17”429. Tutti gli altri vivono una sessione difficile: c’è chi fatica a far lavorare le gomme, come Alboreto; chi accusa problemi di motore, come il giovane Ayrton Senna con la Lotus; chi lotta con i freni, come Prost, e che combatte con l’assetto della propria vettura come Nelson Piquet con la Brabham. Nel finale si assiste a un guizzo da parte del secondo ferrarista Stefan Johansson che ottiene il secondo tempo in 1’18”616, comunque ad 1”2 da Fabi, mentre Alboreto non va oltre l’ottavo posto.
A fine giornata in tanti sono felici per il risultato ottenuto dalla Toleman, perché Teo Fabi e la sua squadra sono simpatici a tanti nel paddock, e sono molti a credere nel potenziale del giovane progettista Rory Byrne che tuttavia, paradossalmente, si perde quella giornata così speciale perché a casa con l’influenza. Il pilota italiano sa che la pole position del venerdì può essere una gloria effimera: “Non so cosa succederà domani, sarà difficile mantenere questa posizione. Direi che se piovesse non sarebbe affatto male…”, commenta.
Il giorno dopo alle 10 sono in programma le prove libere e sul circuito dell’Eifel comincia a cadere qualche goccia. Per il momento in cui è previsto l’inizio delle qualifiche la pista è completamente zuppa d’acqua e così la classifica non cambia. La prima fila, Fabi-Johansson, è totalmente inedita.
All’inizio del giro di riscaldamento si sente un suono sordo uscire dalla Toleman, che fa gelare il sangue nelle vene dei componenti del team inglese. Poco dopo, all’accendersi della luce verde del semaforo, Fabi resta praticamente fermo sulla griglia e si capisce che il problema è alla frizione. Dalla prima fila scatta bene Johansson ma meglio di lui riescono a fare Senna, Keke Rosberg con la Williams e Alboreto. Dato l’avvio anomalo, sono troppe le vetture che arrivano insieme alla prima curva e così si verificano alcuni contatti: uno coinvolge proprio le due Ferrari. Alboreto arriva a ruote bloccate e non riesce ad evitare di colpire con la sua gomma anteriore sinistra la posteriore destra di Johansson. Ad avere la peggio è proprio lo svedese che si ritrova a dover rientrare lentamente ai box su tre ruote. Riparte appena prima di essere doppiato, ma la sua gara è irrimediabilmente compromessa.
Davanti Rosberg al primo giro supera Senna, mentre Alboreto guida un terzetto formato anche da Prost e da Elio De Angelis con la seconda Lotus. Al 16° giro il leader della corsa va in difficoltà con le gomme e deve cedere la vetta della classifica a Senna. Il brasiliano è costretto al ritiro al giro 27 a causa della rottura di un semiasse, mentre è Alboreto ora a condurre, anche se dopo la sosta al box del ferrarista Rosberg si riprende la prima posizione.
Al 44° passaggio la Williams è di nuovo in crisi con freni e pneumatici e questo permette ad Alboreto e Prost di riconquistare le prime due posizioni. È il duello che tutti aspettano, tra il leader del campionato e il secondo della classifica. Prost sembra studiare la situazione in attesa di sferrare l’attacco decisivo e invece alla tornata numero 58 accade l’imprevedibile: il francese va in testacoda all’ultima curva e riparte attardato di quasi venti secondi.
Alboreto ringrazia e riesce a gestire il proprio vantaggio andando a vincere indisturbato davanti al francese e alla Ligier dell’altro transalpino Jacque Laffite. Nel paddock è grande festa per gli uomini della Ferrari che guardano tutti dall’alto delle due classifiche: Michele ha un vantaggio di cinque punti su Prost, mentre la Scuderia ne ha addirittura 19 di margine sulla McLaren. Per Alboreto si tratta della quinta e ultima vittoria della carriera in Formula 1, la terza con la Scuderia Ferrari.